Varese, incontro tra i candidati sindaco di Aime scatena la protesta degli esclusi

Aime confronto sindaci

VARESE – Il primo confronto pubblico tra candidati sindaci a Varese parte nel segno della contestazione. L’iniziativa organizzata da Aime oggi pomeriggio giovedì 9 settembre in piazza Monte Grappa, aperta a 4 dei 7 nomi in lizza per Palazzo Estense, non ha infatti mancato di suscitare critiche. Il confronto “a metà” ha subito destato polemiche e proteste in piazza da parte dei candidati esclusi.

Aime confronto sindaci
La protesta da parte di Francesco Tomasella

Confronto a metà

Al confronto, promosso dall’associazione di categoria Aime, sono stati invitati i candidati delle due principali coalizioni di centrosinistra e centrodestra, rispettivamente Davide Galimberti e Matteo Bianchi, il candidato di Azione Carlo Alberto Coletto e Daniele Zanzi di Varese 2.0. Non sono stati invitati al tavolo gli altri tre candidati in corsa: Caterina Cazzato di Noi Civici per Varese, Francesco Tomasella di Varese Libera e Giuseppe Pitarresi di Sinistra Alternativa per Varese.

Aime confronto sindaci

La spiegazione di Aime

In merito alla questione è giunta la risposta da parte dell’associazione. «È una questione prettamente organizzativa, tanto che daremo spazio anche agli altri candidati con un secondo incontro», spiega Gianni Lucchina, segretario generale di Aime, il quale poi ricorda: «Non dimentichiamo che siamo un’associazione privata. Avremmo anche potuto scegliere di parlare anche con un solo candidato e di organizzare l’evento nella nostra sede. Invece vogliamo dare un contributo per mettere a confronto tutti i competitor davanti ai cittadini. E lo faremo in due momenti distinti».

Scatta la protesta

L’invito di Aime, arrivato all’ultimo momento, e dopo un confronto con i quattro invitati, di allargare la platea anche ai tre esclusi, non è andato a buon fine. A inizio incontro, infatti, in piazza irrompe Francesco Tomasella di Varese Libera e la candidata di Noi Civici per Varese Caterina Cazzato con uno striscione sul quale c’è scritto “7 candidati 4 invitati Aimé che vergogna”. A tenere banco, megafono alla mano, è però Tomasella, che al grido di “Libertà libertà” accusa Aime di discriminazione politica. Il candidato contestatore prova anche ad avvicinarsi al palco, ma non ci riesce per il cordone organizzato dalla Polizia. Sul palco, a incontro ormai iniziato, sale Caterina Cazzato, che denuncia lo sgarbo ma accetta l’invito a partecipare dell’ultimo momento. Tomasella invece lascia la piazza.