Largo agli “under 20” con Ready to Play: progetti a Busto, Castellanza e Marnate

La presentazione dei progetti in Comune a Castellanza

di Sarah Zambon

CASTELLANZA – Presentati a Villa Brambilla i risultati della call dedicata agli under 20 della provincia di Varese, ideata da Energicamente, cooperativa sociale Onlus e finanziata con il bando “Vivai” della Fondazione Comunitaria del Varesotto, per valorizzare e sostenere nuove forme di aggregazione e di attività giovanile. Sono ben 11 le proposte “teen” inviate da diverse zone del territorio per il progetto “Ready to Play!”, che sono state sviluppate seguendo linee e strategie dettate dai referenti “youthbankers” di Busto Arsizio e della Valle Olona: una sorta di talent scouting tra pari, atto ad innescare un circolo virtuoso di creatività e propositività.

Il progetto

“Ready to play” nasce secondo il metodo delle “Youthbank”, per stimolare ragazze e ragazzi a pensare e proporsi in maniera nuova, con lo sviluppo di competenze progettuali, dove farsi interpreti del loro tempo e del loro modo di capire e incontrare il mondo che hanno intorno. Gli Youthbankers sono giovani under 30 interessati allo sviluppo del proprio territorio, che propongono ad altri adolescenti e giovani di impegnarsi con proprie idee, attività e progetti, che possano migliorare il contesto in cui vivono e abitano.

Gli obiettivi

«L’obiettivo concreto di questo modello – spiega Maurizio Ampollini, presidente di Fondazione Comunitaria del Varesotto – non è tanto e solo la realizzazione di interventi di welfare, ma anche e soprattutto il percorso che i giovani intraprendono per realizzarli: i ragazzi, infatti, tramite la stesura e realizzazione della loro idea progettuale, e tramite la gestione concreta del budget, potranno
sperimentare competenze tecniche e soft skills e mettere in pratica modelli di filantropia strategica». Con questo progetto si ha la possibilità di formarsi e migliorarsi e nel contempo di presentare iniziative
valorizzandosi come soggetti che sappiano immaginare, organizzare e attuare progettualità sociali, artistiche e culturali per e con i giovani del nostro territorio, ma non solo, visto che le iniziative si sono allargate anche a forme di confronto e collaborazione con realtà europee, attraverso gli scambi culturali con Spagna e Portogallo.

La graduatoria

Le 11 proposte pervenute sono state giudicate da un’apposita Commissione formata dai giovani youthbankers che, insieme agli operatori di progetto, hanno preparato la call. Questa la graduatoria stilata dopo l’attenta valutazione delle idee presentate:

1) Parole Rivoluzionarie: affrontare la discriminazione e la violenza di genere. Valentina Pagliuca, Cecilia Macchi, Martina Marino (associazione Politics Hub – Busto Arsizio). Promozione parità di genere: 2.000 euro
2) Il volto del SanSeba. Riccardo Lucchini. Aggregazione, riqualificazione spazi e creatività giovanile (a Marnate): 1.500 euro
3) Student link for sport. Beatrice Di Baldassarre. Sport, aggregazione e sviluppo reti territoriali giovanili: 1.000 euro

Due le menzioni speciali della Commissione giudicante, che ha deciso di incoraggiare altri giovani a
costruire il proprio percorso progettuale:

  • Cibo e cultura: un viaggio tra sapori e saperi. Margherita Magni (associazione Area Giovani – Castellanza). Sostenibilità, alimentazione e cultura locale: 250 euro
  • The Space Ado. Anita Biratoni (Villaggio in Città – Busto Arsizio). Approccio all’arte musicale, sostegno alla crescita e autopromozione giovanile: 250 euro

I progetti dei vincitori saranno realizzati da febbraio a luglio 2024.

L’appello alle istituzioni

Stefano Bottelli, referente della Cooperativa Energicamente (presieduta da Stefano Colombo), lancia un appello alle istituzioni, nell’ottica della continuità: «Ci auguriamo che i Comuni del territorio sostengano anche in futuro progetti come “Ready to play”: Castellanza, Marnate e Busto Arsizio ci hanno affiancato con entusiasmo in questa calle, visto il grande riscontro ottenuto, sarebbe bello poter riproporre l’iniziativa, potendo sempre contare sull’appoggio delle amministrazioni locali». «Si dice troppo spesso e superficialmente che i giovani di oggi non hanno entusiasmo e propositività, ma questo deriva anche dal fatto che è difficile per loro farsi ascoltare dal giusto interlocutore», aggiunge. «Lo scoraggiamento dei ragazzi si innesta inevitabilmente sulla frustrazione degli adulti: guardarsi intorno nel proprio ambiente familiare e nel tessuto sociale della comunità di appartenenza e magari vedere solo “macerie” economiche ed emotive, non può certo essere di aiuto nello sviluppare spirito d’iniziativa e valorizzazione di se stessi e dei propri talenti. Nel progetto “Ready to play”, gli under 30 aiutano gli under 20 ad emergere, a farsi finalmente sentire e comprendere, mantenendo il contatto con la realtà e contemporaneamente preparandosi a spiccare il volo verso obiettivi futuri ambiziosi, ma concretamente realizzabili. Non è un caso che le proposte pervenute per questa call siano ispirate a tematiche quali discriminazione e violenza di genere, ma anche sport, espressione artistica e multiculturalità».

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