L’arte in corsia: nove quadri del pittore Guido Giavini donati all’ospedale di Busto

Cristina e Stefano Giavini, il Direttore generale e il Direttore sanitario e alcuni dei dipinti donati

BUSTO ARSIZIO – Una serie di quadri del pittore bustocco Guido Giavini, scomparso un anno fa, sono stati donati all’ospedale di Busto Arsizio: li hanno consegnati personalmente i figli dell’artista, Cristina e Stefano, ai rappresentanti della direzione dell’ASST Valle Olona, il direttore generale Eugenio Porfido e al direttore sanitario Claudio Arici. Nella sede di piazzale Solaro, nell’ala storica dell’ospedale di Busto, è presente una prestigiosa quadreria che si arricchisce di nuove opere.

La donazione

«Mio padre ha dipinto tutta la vita, sperimentando sempre. E amava donare i suoi quadri: ai Comuni, alla Chiesa, agli Ospedali che lo avevano avuto in cura, alle onlus – rimarca Cristina Giavini, figlia del pittore scomparso un anno fa – solo per fare un esempio, a Olgiate Olona la Chiesa di San Giovanni Bosco ospita una sua “Via Crucis”. Oggi noi figli vogliamo continuare la sua volontà di donare, e abbiamo pensato all’Ospedale di Busto, la città che gli ha dato i Natali». I nove dipinti donati all’ASST Valle Olona rappresentano «un gesto che alimenta la memoria» del genitore deceduto lo scorso anno.

L’orgoglio di ASST Valle Olona

«Quando arte e cultura trovano spazi all’interno delle nostre strutture sanitarie non ci rendono soddisfatti solo perché abbelliscono, ma quel che ci rende particolarmente orgogliosi è che artisti del nostro territorio donino le loro opere come riconoscimento del servizio pubblico, che è e resterà il nostro impegno principale – si legge in una nota della direzione di ASST Valle Olona – è quindi un doppio ringraziamento che facciamo, di cuore, alla famiglia Giavini».

Chi era

Guido Giavini nasce a Busto Arsizio nel 1927, esordisce negli Anni Cinquanta. Per lungo tempo suo maestro è stato Attilio Castiglioni. Inizia disegnando in bianco e nero, ritraendo villaggi africani in Kenya e Tanzania. Successivamente introduce il colore, formulando il “polacroil”, un mix idrosolubile di colori a olio e acrilico, anche acquarellabile. Il percorso pittorico attraversa sei filoni: dalla figurazione a impatto impressionistico ai bassorilievi ipermaterici. Sue opere sono esposte in musei di tutto il mondo, nella sua città natale si possono ammirare alla Civica raccolta d’arte di Palazzo Marliani Cicogna.

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