L’assessore Maffioli: ora Busto Arsizio chieda scusa a Uto Ughi

BUSTO ARSIZIO – “Un grande privilegio assistere alla cerimonia. Un immenso orgoglio per la città vantare un artista di tale grandezza. Un premio assolutamente meritato. Grazie maestro”. Il tono vira verso l’enfatico, ma ci sta. Ci sta soprattutto quando di mezzo c’è Uto Ughi, uno dei più grandi violinisti oggi esistenti, un artista che non ha bisogno di presentazioni, un maestro, appunto. Manuela Maffioli, assessore alla Cultura di Busto Arsizio , l’ha incontrato martedì 29 maggio al Belvedere di Palazzo Lombardia, trentanovesimo piano del grattacielo della Regione, a Milano. E subito ha postato le sue impressioni su Facebook. L’occasione? La consegna della Rosa Camuna, massimo riconoscimento assegnato ogni anno in occasione della Festa della Lombardia.

Premio a ingegno e creatività

Si tratta di un riconoscimento per l’impegno, l’operosità, la creatività e l’ingegno di coloro che si sono particolarmente distinti nel contribuire allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo della regione. Il premio è costituito da una scultura ideata e realizzata da Arnaldo Pomodoro, una fusione in bronzo che interpreta, con un particolare studio artistico, il logo regionale della Rosa Camuna in una dimensione tridimensionale. Tra i premiati di quest’anno, anche Ughi.

Difficile rapporto con al cittàughi busto maffioli

L’entusiasmo dell’assessore Maffioli sui social è giustificato dal fatto che il musicista è originario di Busto Arsizio. Un rapporto difficile quello di Uto Ughi con la sua città. Un rapporto spesso conflittuale, causato da incomprensioni, dialoghi interrotti a metà, lunghi silenzi. Il motivo è forse da rintracciare nella disattenzione dei bustesi verso lo stesso Ughi, disinteresse che il maestro estende però alla musica in generale. Eppure, in passato, Busto ha cercato di riannodare i fili del dialogo. Ci hanno provato Gigi Farioli, quando era sindaco, e l’ex assessore Luciana Ruffinelli, tra i predecessori di Manuela Maffioli. Ughi si è anche esibito due volte in questi ultimi anni nella sua città, in un memorabile concerto in basilica di San Giovanni e un’altra volta al teatro Sociale. Pace fatta? Certo che no. Nel frattempo sono intervenute altre situazioni, diciamo così, destabilizzanti. Momenti noti, altri meno noti che hanno riallontanato il violinista da Busto Arsizio.

Ora Busto gli chieda scusa

Che cosa fare? Manuela Maffioli, che dal giorno della sua nomina, nell’ottobre scorso, sta letteralmente rivitalizzando la cultura cittadina, evita altri commenti. Che, dato il contesto, potrebbero risultare negativi. Tranne lasciarsi andare a chiosa di tutto con una frase che può essere letta in tanti modi, di sicuro a emendare un non meglio definito quanto turbolento passato: “Busto Arsizio chieda scusa a Uto Ughi”. Sufficiente per chiudere un capitolo e riaprirne uno nuovo?

Ughi busto maffioli – MALPENSA24