Laureati in festa alla Liuc tra il rocker Ligabue e il Ministro Bussetti

CASTELLANZA – C’era anche il ministro dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti alla festa dei laureati della Liuc. Una presenza discreta quella ministro, vociferata prima dell’appuntamento, ma confermata solo al momento del suo arrivo. Nessun intervento, nessuna dichiarazione ufficiale. Forse per non rubare la scena ai veri protagonisti della festa: i  623 laureati, di cui: 404 in Economia, 171 in Ingegneria e 48 in Giurisprudenza. Oltre agli 11 dottori di ricerca.

La cerimonia si è svolta come di consueto nel parco della Liuc,alla presenza di famiglie, docenti e autorità del territorio.

Quella dei laureati Liuc festeggiati oggi nel corso de “Il giorno del futuro – Laureati in festa” sarà una vita di successi, professionali e personali. Ma anche di impegno e fatica. Una vita da mediano, “con dei compiti precisi, a coprire certe zone, a giocare generosi”, come canta Ligabue. Le parole del rocker di Correggio quest’anno sono state  al centro del discorso del Rettore, il professore Federico Visconti. Un intervento unconventional come non mai. E altrettanto denso di spunti.

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«Nelle aziende e nelle istituzioni c’è bisogno di tutti. Le aspettative di carriera devono essere correttamente dimensionate nei percorsi e nei tempi di realizzazione – ha sottolineato Visconti- La fatica è parte integrante del lavoro. E anche lo spirito di squadra può contare più delle competenze professionali».

Tre, in particolare, i moniti del Rettore. «Appassionatevi al vostro lavoro; imparate a prendere le misure rispetto al cambiamentoperché il pendolo, innanzitutto culturale, tra cambiamento e permanenza va tenuto in equilibrio;  dimensionate correttamente il potenziale della tecnologiae, in parole povere, del vostro smartphone».

Il Rettore ha infine ricordato che «in quest’epoca di grande turbolenza sociale, politica ed economica, la sana tensione a “fare in tempo ad avere un futuro” ci catapulta nell’oceano dei dubbi e delle speranze. Ma niente paura. Siate coraggiosi e curiosi, intraprendenti e determinati».

Da ricordare anche le testimonianze di tre laureati con esperienze internazionali e nelle quali la formazione Liuc ha giocato un ruolo fondamentale. Federico Marafante laureato in Economia, oggi Partner at McKinsey & Company Inc., di Francesca Locatelli in Ingegneria, oggi Head of Global Service IT, GR & TK e Global Enterprise Commercial & Service Management at Vodafone, sono stati protagonisti sul palco raccontando alla platea le loro storie di successo e di Marco Romani, laurea in Giurisprudenza, oggi EMEA Industrial Relations Manager at CNH Industrial.

Quest’anno il Rettore ha, inoltre, scelto di dare spazio a una studentessa della laurea magistrale di Economia Aziendale, Beatrice Ghidotti, selezionata per il progetto di formazione The Future Makers di The Boston Consulting Group con altri 99 studenti dei migliori atenei d’Italia. Un esempio di come sapersi mettere in gioco anche al di fuori dell’ambito universitario per essere artefici del proprio futuro e di quello del Paese.

Il Presidente della Liuc, Michele Graglia ha sottolineato l’importanza della formazione: «Il diffondersi dell’istruzione e della cultura è una necessità assoluta per sperare in una società migliore, più civile, non misurata solo sulla velocità di connessione o di evoluzione di tecnologie sempre più sofisticate. Le basi della convivenza, in qualsiasi ambito, continuano ad essere: il rispetto reciproco, la correttezza nei rapporti, l’onestà intellettuale, la capacità di ascoltare, la volontà e capacità di prendere decisioni».

Infine, un richiamo a rafforzare sempre di più la comunità Liuc. «Nelle vostre carriere non dimenticatevi di guardare ogni tanto indietro. Di ricordare quello che gli anni passati all’interno di questi edifici hanno saputo trasmettervi. DI saper restituire, dopo aver ricevuto, è un dovere per tutti noi»

 

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