Nadia Rosa giura, le opposizioni litigano (tra loro)

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LONATE POZZOLO – Subito scintille al consiglio comunale d’insediamento di Nadia Rosa (Uniti e liberi), primo sindaco donna di Lonate Pozzolo. Ma non tra maggioranza e opposizione, come vorrebbe la prassi, bensì all’interno del centrodestra che porta in aula i propri annosi conflitti interni.

 La Lega a casa

«Nadia Rosa tra i suoi ringraziamenti dovrebbe aggiungere il Grande Nord che palesemente si è presentato contro di me, condizionando non poco l’esito elettorale». L’accusa pubblica di Ausilia Angelino (Forza Italia) ha scatenato Modesto Verderio (Grande Nord), seduto poco distante tra i banchi di minoranza, che non si è risparmiato nella risposta, raccogliendo più volte l’applauso del pubblico divertito. «Sì, la lista l’ho presentata apposta per farvi perdere». Primo applauso. «Perché ero della Lega, ma mi sono messo in disparte, non condividendo la virata statalista a livello nazionale ma soprattutto la decisione a livello locale, cinque anni fa, di allearsi con Danilo Rivolta. Ora la Lega è a casa e ne sono contento. Perché Lonate ha scelto un cambio radicale: ha voluto non soltanto voltare pagina, ma strappare le pagine di cronaca che hanno infangato la città».

Abbiamo perso tutti

Angelino nel suo intervento ha rimarcato il pesante astensionismo alle elezioni anticipate dello scorso 10 giugno. In pratica un lonatese su due ha disertato le urne. «Questo consiglio è fortemente indebolito dall’astensione», ha detto la berlusconiana. «Abbiamo un po’ perso tutti». Un pensiero che ha trovato in completo disaccordo la capogruppo di maggioranza Tania Manfredelli: «Chi non vota non ha potere di critica. Noi cercheremo di rappresentare tutti perché così ha scelto chi ha voluto scegliere».

Il giuramento del sindaco

Il consiglio di questa sera, 29 giugno, era comunque soprattutto il consiglio di Nadia Rosa. Ferma, decisa, perfettamente a suo agio, ha giurato sulla Costituzione e con un sorriso raggiante si è concessa ai fotografi con addosso, per la prima volta in forma ufficiale, la fascia tricolore. Ha lasciato trasparire un po’ di emozione soltanto quando ha pubblicamente ringraziato il marito e la sorella, prima di un dolce omaggio ai suoi genitori. Trasparenza, ambiente e sociale saranno il faro della sua attività amministrativa. Ma considerando che soltanto un anno fa i carabinieri portarono in carcere il suo predecessore, Danilo Rivolta, per Rosa al primo posto c’è la legalità: «Non ci dovrà essere nemmeno il minimo dubbio che qualcuno possa trarre un vantaggio personale dall’attività amministrativa. Il rapporto di fiducia tra i cittadini e il Palazzo si è incrinato, tocca a noi ricostruirlo».

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