Lavoratori senza stipendio, negozio senza merce: all’Altasfera di Busto è sciopero

BUSTO ARSIZIO – Ai lavoratori non arriva lo stipendio e nei punti vendita non arriva più la merce: al cash&carry Altasfera di corso Sempione a Busto Arsizio scatta lo sciopero, con un presidio organizzato dai sindacati per protestare contro «il silenzio assoluto della proprietà, da quasi due mesi a questa parte», rispetto alla drammatica situazione di crisi che, con l’emergenza Covid ma non solo per l’emergenza Covid, ha travolto il Gruppo L’Alco. Sono 28 i dipendenti a rischio all’Altasfera di Busto, sui 750 coinvolti in tutto il Nord Italia. «Non ci sono prospettive, occorre attivare un tavolo di crisi al Mise» l’appello della Filcams-Cgil.

Le motivazioni

«Adesione molto alta allo sciopero» fa sapere Carmen Ventre, sindacalista della Filcams-Cgil, intervenuta insieme al segretario provinciale di categoria Pino Pizzo. «I lavoratori sono stremati, hanno arretrati dagli stipendi di dicembre e gennaio, oltre alla tredicesima e ad alcuni arretrati contrattuali mai pagati, e la cassa integrazione arriva a singhiozzo – spiega la sindacalista – una situazione insostenibile, c’è gente che fa fatica a mettere la benzina nella macchina per venire a lavorare».

«Attivare un tavolo di crisi»

Nel frattempo la trattativa per la cessione del gruppo sembra essersi ormai definitivamente arenata e le organizzazioni sindacali non hanno potuto fare altro che suggerire ai lavoratori di far partire i decreti ingiuntivi «per avere almeno quella parte di stipendio che spetta loro», come spiega Carmen Ventre, «anche se questo potrebbe portare al fallimento» del Gruppo L’Alco. Dal punto di vista dei sindacati ora l’obiettivo è «coinvolgere il Mise», del neo-ministro Giancarlo Giorgetti, per «attivare un tavolo di crisi al ministero» che possa scongiurare il peggio.

Crisi Altasfera a Busto, stipendi in ritardo e futuro incerto per 31 dipendenti

busto arsizio altasfera presidio sciopero – MALPENSA24