Le proposte per il fine settimana a Milano

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Mudec Milano: arriva la mostra su Machu Picchu

Venerdì 7 ottobre

I post-punk e darkwave The Soft Moon alla Santeria Toscana 31

Post-punk, darkwave, minimal wave e industrial rock: questi sono i generi musicali di cui è accreditato il gruppo The Soft Moon, nato a Oakland in California per mano di Luis Vasquez, cantautore, musicista e produttore americano. La band si esibisce alla Santeria Toscana 31 con il nuovo album ‘Exister’ che, hanno giurato, “riguarda l’esistere nel mondo e provare emozioni sempre diverse nel corso della vita”. Il cd è una sorta di punto fermo, di definizione musicale, e – secondo i critici – è caratterizzato da un’espressività maggiore e più energica. I primi singoli e cd usciti nel 2009, anno del debutto, danno un’idea della complessità interpretativa dei The Soft Moon: è come le loro proposte fossero in bilico tra una visione ossessiva, e quasi maniacale del suono, e una psichedelia rumorosa, che nasce da un humus di feedback e noise controllato.

Lo Shakespeare diverso di Davide Lorenzo Palla al Teatro Carcano

Sperimentazione, provocazione, lesa maestà o capacità di fare spettacolo contemporaneo in modo alternativo e intelligente? Il moderno menestrello Davide Lorenzo Palla, dopo aver portato i suoi spettacoli teatrali nei bar di tutta Italia, approda in teatro, al Carcano di Milano, con una trilogia shakespeariana sulla carta di altissimo livello: ‘Otello’ il 7 ottobre, “Il mercante di Venezia” l’8 e “Amleto” il 9. I classici teatrali – è stato spiegato – sono agiti, narrati e raccontati ed il pubblico è coinvolto e invitato a partecipare direttamente alla messa in scena. Il globe theatre 2.0 prende così vita in uno spazio che sta a metà tra l’intra il bar, il teatro ed il regno dell’immaginazione. Una trilogia unica nel suo genere ed in cui le tecniche del teatro di narrazione vengono applicate al grande classico e alternate a momenti di teatro popolare e partecipato per accompagnare il pubblico.

Sabato 8 ottobre

Machu Picchu e gli Imperi d’Oro del Perù’, uan civiltà sorprendente al Mudec

Una mostra davvero particolare che attraverso manufatti plurimillenari, video, ricostruzioni immersive 3D e un allestimento per immagini che rende l’idea di un vero e proprio viaggio nel tempo, traghetterà – dall’8 ottobre al 19 febbraio – il pubblico indietro nei millenni raccontando la storia di una civiltà tanto gloriosa quanto antica e remota e di cui spesso si conosce solo l’ultimo tassello. Questo, in sintesi, il contenuto della rassegna ‘Machu Picchu e gli Imperi d’Oro del Perù’, al Mudec. Il progetto, a cura di Ulla Holmquist direttrice del Museo Larco di Lima e dell’archeologa Carole Fraresso, attraversa la storia artistica e la biodiversità andina in tutta la sua ampia dimensione geografica e profondità cronologica, per culminare con un viaggio ideale nella città inca di Machu Picchu. Tra l’altro sono stati selezionati di più di 180 manufatti di sorprendente bellezza.

La classica delle gemelle Beatrice ed Eleonora a Mare culturale urbano

Torna la classica delle gemelle ventenni Beatrice e Eleonora Dallagnese nel primo concerto autunnale per la comunità dei Mare Lovers che vede protagoniste le due giovani, frizzanti, entusiaste, che suonano sempre a memoria con affiatamento e condivisione della musica assoluta. In programma, per la Società dei Concerti al Mare culturale urbano Mozart e Rachmaninov. Le gemelle, 21 anni, vivono a Oderzo (Treviso). Hanno iniziato lo studio del pianoforte all’età di 4 anni e nel 2015 sono state ammesse alla prestigiosa accademia pianistica internazionale “Incontri col Maestro” di Imola; hanno studiato con Ingrid Fliter, Stefano Fiuzzi e Nazzareno Carusi. Attualmente si stanno perfezionando con Boris Petrushansky, Alberto Nosé e Marco Zuccarini. Il loro recital per pianoforte a quattro mani prevede la Sonata KV 521 di Mozart e i Six Morceaux op. 11 di Rachmaninov.

Domenica 9 ottobre

Il folk-rock tedesco dei Milky Chance all’Alcatraz

I Milky Chance sono un gruppo folk-rock tedesco, composto da il cantante e musicista Clemens Rehbein, il Dj, percussionista e bassista Philipp Dausch, il chitarrista Antonio Greger, e il batterista Sebastian Schmidt. Il gruppo, nato nel 2012, ha avuto successo in Europa grazie alla canzone Stolen Dance. Arrivano all’Alcatraz in cerca di conferme. Per il loro modo di incorporare elementi di folk, reggae e jazz, USA Today li descrive come una band “cantautrice con ritmi elettronici”. La rivista musicale Noisey ha scritto che “la coppia combina magistralmente house e battiti elettronici con influenze reggae e R&B, i testi, però, potrebbero essere stati scritti da un cantante folk”. Tra gli artisti che li hanno dichiaratamente influenzati cantanti reggae e rock come Bob Marley, Ray Charles e John Frusciante dei Red Hot Chili Peppers.

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