Lega: «Sul Pgt di Legnano due pesi e due misure. E quanta omertà su Silvestri»

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LEGNANO – Ricapitoliamo: commissione “Città futura” del 9 novembre, nel pieno del dibattito sugli atti del nuovo Pgt la presidente Borgio decide di imperio di mettere ai voti l’approvazione della documentazione per consentire la convocazione immediata del consiglio comunale, di fatto decretando la fine dei lavori e privando di spazi di intervento i consiglieri di opposizione. La presidentessa si è distinta miscelando incapacità e arroganza, facendo pensare a tanti che un passo indietro sarebbe opportuno.

Consiglio comunale del 28 novembre, la presidente Laffusa alle 00.30, essendo già convocato per il successivo 5 dicembre il consiglio comunale per la discussione del bilancio preventivo 2024, vista la scadenza di legge al 31.12.2023, propone di votare la sospensione della discussione del Pgt all’odg rinviandola a data successiva. Risultato finale: la presidente Laffusa viene esautorata dei propri poteri e funzioni in barba ai regolamenti comunali e alle disposizioni normative del Tuel e il Consiglio approva a maggioranza dei pochi presenti rimasti alle ore 2.30 del 29 novembre la propria autoconvocazione nelle successive date del 4 e 5 dicembre onde sbarazzarsi velocemente dell’affaire Pgt.

Due pesi e due misure? Due modi differenti di intendere il proprio ruolo istituzionale? Sicuramente una mancanza di rispetto per l’impegno, la disponibilità e l’imparzialità pur garantite dalla presidente Laffusa, è bene sempre ricordarlo nel suo nuovo ruolo di facente funzioni per improvvisi e inderogabili conflitti di interesse del presidente in carica Silvestri, taciuti chissà perché nelle prime due convocazioni di Consiglio.

Bullesco atteggiarsi della maggioranza

Un inciso sul conflitto d’interessi e doveroso. Come mai questo atteggiamento omertoso? Quale sarà mai l’interesse personale di Umberto Silvestri? Tanto grave da impedirgli la doverosa imparzialità e tanto rilevante da essere mantenuto segreto? Non è che siamo di fronte a qualcosa di enorme che potrebbe mettere in discussione addirittura la nomina del nostro colonnello?

Abbiamo assistito all’ennesima mortificazione del consiglio comunale e alla consueta violazione dei sacrosanti diritti di partecipazione delle minoranze al dibattito pubblico consiliare, per di più su un tema fondamentale per il futuro di Legnano nei prossimi 10 anni, con tanto di “bullesco” atteggiarsi della maggioranza consiliare a politici efficienti e pragmatici, con la complicità di un segretario generale di cui ci tocca rilevare la sempre più imbarazzante subalternità e l’essere supina ai voleri del sindaco Radice e dei suoi “Giuntali”.

Consiglio svuotato del confronto

Viene sinceramente da chiedersi il perché di tanta fretta, viene spontaneo domandarsi il perché di minacce neanche tanto velate da parte della maggioranza di costringere i consiglieri di minoranza a estenuanti maratone notturne per approvare quanto prima gli atti del Pgt, viene naturale interrogarsi su quali effettivamente siano le utilità e i vantaggi di una giunta che fa della trasparenza e della difesa coraggiosa dell’interesse pubblico il suo eterno credo politico, se poi si dovrà discutere a oltranza di Manifattura, ex Crespi o del destino delle tantissime nuove aree commerciali della città in un consesso civico di fatto svuotato di qualsiasi capacità di confronto dialettico e ragionamento politico-amministrativo. 

In altre epoche, neanche troppo lontane a dire il vero, già immaginiamo i signori della maggioranza sventolare cartelloni in piazza per la legalità, azzeccagarbugli di ogni risma pronti a minacciare esposti alla Procura per abuso d’ufficio, pifferai magici intenti a diffondere i sospetti i più maligni sulla reale natura dei conflitti di interesse di qualche maggiorente politico locale o, semplicemente, denunciare urbi et orbi chissà quali fantomatici accordi o promesse fatte ai grossi speculatori immobiliari della città. Non avremmo mai pensato di arrivare a tali affermazioni, ma oggi “la Resistenza siamo noi!”. Nel frattempo qualche altro giorno è passato e pian piano si avvicina la fine di questo sciagurato governo cittadino. Teniamo duro, Legnano riuscirà a mettersi alle spalle anche la nefasta Radice gang

Lega Legnano-Salvini Premier

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