Rapine tra Legnano e Castellanza: arriva la condanna. «Lo facevo per la droga»

LEGNANO – Due rapine, uno scippo, un pestaggio, un furto d’auto e tre episodi di minaccia. Il tutto in una ventina di giorni. Oggi, giovedì 2 dicembre, la giustizia gli ha presentato il conto: i giudici del tribunale di Busto Arsizio lo hanno condannato in primo grado a 3 anni 5 mesi e 20 giorni. I fatti contestati (in tutto sette capi di imputazione) risalgono la periodo compreso tra il 25 maggio e il 15 giugno di quest’anno. Quando cioè l’imputato, un 26enne di origine tunisina, si era reso protagonista di una violentissima scorribanda (a bordo di un’auto rubata. Il giovane ha poi ammesso di essere l’autore del furto) tra Legnano e Castellanza.

I colpi tra Legnano e Castellanza

Nell’ordine il 25 maggio scorso il 26enne aveva messo a segno la prima vittima aggredendo un uomo a calci e pugni per rubargli il marsupio e gli occhiali da sole dopo averlo minacciato con un coltello. A Castellanza il 9 giugno, dopo essere rimasto coinvolto in un incidente, aveva minacciato gli altri automobilisti (che volevano chiamare le forze dell’ordine) con una forbice. Il 12 giugno a Legnano aveva rapinato un malcapitato del cellulare minacciandolo con una bottiglia rotta ( e ferendolo a una mano) salvo poi rapinarlo anche del portafoglio quando la vittima lo aveva estratto per pagare i 30 euro di “riscatto” chiesto per la restituzione dello smartphone. Nello stesso giorno aveva rubato altri due telefonini. Il 15 aveva minacciato la vittima della prima rapina (quella del marsupio) con una catena. Poi era arrivato l’arresto.

Il pentimento e le scuse

Il 26enne, difeso dall’avvocato Davide Toscani, ha mostrato segni di pentimento ammettendo, pur nella consapevolezza di non avere scuse per l’accaduto, di aver commesso i reati contestati in un arco di tempo limitato che lo aveva visto fare uso massiccio di hashish e marijuana. L’imputato ha ammesso di essersi comportato in quel modo a causa della sua tossicodipendenza sommata alle difficoltà economiche che stava attraversando. «Sono ad ogni modo profondamente dispiaciuto per quanto accaduto e porgo le mie più sentite scuse», queste le dichiarazioni del giovane.

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