Legnano ringrazia i suoi “angeli”. E promuove la diffusione dei defibrillatori

LEGNANO – Sangue freddo, prontezza di reazione e preparazione. Tre componenti: una vita salvata. Quella di Andrea, 80 anni, che domenica scorsa nella chiesa parrocchiale dei Santi Martiri di Legnano ha avuto un arresto cardiaco al termine della messa.

I tre angeli di Andrea

E sono tre anche gli “angeli” che sono immediatamente intervenuti. Tre soccorritori che, con un corso specifico alle spalle e un Dae (defibrillatore) a disposizione hanno stabilizzato l’anziano arrivato cosciente in ospedale e che adesso sta meglio. Paola Mustoni, ginecologa dell’ospedale di Gallarate, Lorenzo Colombo, volontario della Croce Rossa e Mario Schetter, volontario della Protezione Civile, hanno eseguito una manovra salvavita perfetta e oggi, sabato 9 giugno, il sindaco di Legnano Lorenzo Radice e l’assessore alla Cultura Guido Bragato, hanno voluto ringraziarli a nome dell’intera città.

Manovra salva vita

«Senza defibrillatore forse non ce l’avremmo fatta – hanno spiegato i tre “angeli” – Non bisogna avere paura. La macchina indica esattamente cosa fare». Il punto è proprio questo: avere un Dae a disposizione, Legnano ha una vera rete che ne conta cento di cui 26 in esercizi pubblici, e sapere dove trovarlo.

Ampliamo la rete

E l’evento di oggi è servito proprio a questo, come ha spiegato Mirco Jurinovich , presidente dell’Associazione 60mila vite, realtà che promuove la diffusione dei defibrillatori ma che, soprattutto, è impegnata in una continua campagna di informazione affinché sempre più cittadini capiscano che ciascuno deve fare la propria parte: «Mai come in questi casi il tempo è vita – ha spiegato Jurinovich – Intervenire tempestivamente porta la possibilità di sopravvivenza a superare l’88%. Una differenza enorme. Senza contare che il paziente, è il caso di Andrea, non sarà intubato, non occuperà un posto in terapia intensiva e avrà un recupero non problematico tornando a una vita normale».

L’appello a donare

Jurinovich ha anche ringraziato Gigi Dell’Acqua, presidente dei commercianti dell’Oltrestazione che nel 2019 donò il Dae alla comunità. «Quando abbiamo donato il defibrillatore – ha spiegato – ci siamo augurati di non doverlo mai usare. E’ accaduto: una vita è stata salvata. Per fortuna l’apparecchio c’era. Invito quindi tutti i miei colleghi a donare a loro volta: è davvero questione di vita o di morte».

L’app Progetto Vita

Anche in quest’occasione è stato rinnovato l’invito a scaricare l’app Progetto Vita (iniziativa che quest’anno ha compiuto 10 anni) dov’è disponibile una mappa con tutti i Dae presenti sul territorio dell’Alto Milanese. Utilizzandola per chiamare il 118, si attiva la rete di soccorso: i volontari di Progetto Vita vicini al luogo dell’emergenza ricevono la richiesta tramite l’applicazione e possono correre in soccorso.

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