Legnano in tasca e a portata di Mano con il periodico della cooperativa sociale

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LEGNANOUna rivista semestrale per farsi conoscere e far conoscere le eccellenze del territorio, come pure per raccogliere risorse attraverso la pubblicità. Destinataria ed editrice, caso singolare, è una cooperativa sociale, La Mano onlus, che giocando sul proprio nome ha scelto di battezzare il magazine “Legnano a Portata di Mano”: 54 pagine di formato tascabile con in programma un’appendice on line, stampate in 8.000 copie e presentate ieri, venerdì 16 dicembre (nella foto), alla presenza dell’assessore Lorena Fedeli che l’ha definita «una scelta sfidante a partire dalla carta stampata e dalla copertina, con focus interessanti anche su realtà imprenditoriali locali». Il periodico, gratuito, sarà distribuito in attività commerciali, studi medici e professionali della città. Il tutto ideato e realizzato all’interno della cooperativa di via Dell’Acqua.

Nel 1° numero («in realtà – rimarca il direttore editoriale, Paolo Scheriani – è un numero zero, da sviluppare e migliorare anche attraverso le critiche»), fra gli altri contenuti, interviste alla presidente della Fondazione Palio Maria Pia Garavaglia, al prevosto e decano di Legnano monsignor Angelo Cairati, all’attore Max Pisu e al poliedrico autore dello spettacolo Salvatore “Depsa” De Pasquale. Tutti legati a Legnano come un’altra intervistata, Amabilia Capocasa, anima della Cooperativa La Mano.

«Così facciamo delle fragilità un punto di forza»

«La nostra onlus – spiega quella che per tutti è “la Mabi” – si occupa di fragilità e disabilità, ma pensiamo anche alla cultura e all’arte. Le nostre attività, 5 come le dita di una mano, sono editoria, sartoria, legatoria, assemblaggio e una bottega solidale e ognuna può incrociarsi con le altre trovando ampie possibilità di sviluppo. Il magazine ci permette di aprire nuove collaborazioni sul territorio, di mostrarne le buone cose e di lavorare. Sarà un po’ il racconto, anche attraverso collaborazioni autorevoli, di come la cooperativa è riuscita fare delle fragilità un punto di forza e una risorsa. Ci piace essere dei visionari e trasformare con sostenibilità ogni nostro progetto».

Scheriani: «Raccontiamo il territorio secondo la nostra visione»

«Rappresenta Legnano – riprende Scheriani parlando della nuova pubblicazione – e racconterà realtà del territorio che sono importanti per la cooperativa, a partire dal volontariato, oltre a raccogliere fondi attraverso le inserzioni pubblicitarie. Il mio ruolo di direttore artistico di una cooperativa sociale è una cosa curiosa, ma ha senso perché lo sviluppo della Mano necessita di una visione particolare e di idee per darle la possibilità di espandersi e allargare gli orizzonti: dobbiamo immaginare come sopravvivere al di là dei contributi comunali e di privati, la cooperativa deve avere una vocazione commerciale e produttiva.

«I contenuti del magazine vanno ben oltre il territorio comunale: puntiamo a radicarci sul territorio ed a esportare la nostra visione al di fuori dei confini di Legnano come fatto negli ultimi mesi con la bottega, la sartoria etica e il nuovo corso della sezione editoriale».

Vernacotola: «Credo ancora nella carta»

Art director della rivista è Vanda Calcaterra, con una lunga esperienza in periodici di larga tiratura da Airone a Quattroruote; direttore responsabile, Massimo Vernacotola. «Parecchie aziende hanno voluto dare… una mano alla Mano – esordisce – Non conoscevo la realtà delle cooperative sociali, ora ne ho conosciute due e quello che mi ha colpito e mi ha spinto a dare l’assenso a questo progetto è stata la loro operatività: ho visto poche chiacchiere e molti fatti, un reale impegno di persone fragili, ambienti sereni e protetti in cui si respira una buona atmosfera». Sulla formula del media, Vernacotola confessa: «Sono un passatista, per me la carta è ancora uno strumento unico per portare alla gente notizie selezionate».

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