Legnano, processo Piazza Pulita bis: tutti davanti al Gup. Nessuno chiede riti alternativi

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LEGNANO – Seconda tranche dell’inchiesta Piazza Pulita in aula davanti al Gup di Busto Arsizio Stefano Colombo oggi martedì 12 aprile. L’indagine, coordinata dal pubblico ministero bustocco Nadia Calcaterra, aveva portato all’arresto nel maggio 2019 dell’allora sindaco di Legnano Gianbattista Fratus, del suo vice Maurizio Cozzi e dell’assessore ai Lavori Pubblici Chiara LazzariniTutti e tre sono già stati condannati in primo grado.

Gli imputati

Il secondo filone vede davanti al giudice dell’udienza preliminare Luciano Guidi, candidato sindaco alle amministrative del 2017 che in vista del ballottaggio, secondo l’accusa, veicolò i propri voti su Fratus in cambio di un posto per la figlia in una municipalizzata, Paolo Pagani, ex direttore generale di Amga, Enrico Barbarese, ex dirigente per lo sviluppo organizzativo del comune, Enrico Peruzzi, suo predecessore, Mirko Di Matteo, ex direttore di Euro.PA, Catry Ostinelli, ex presidente di Amga.  Questi ultimi sono accusati di aver collaborato con i tre indagati principali (Fratus, Cozzi e Lazzarini) al fine di manipolare tre nomine dirigenziali in Euro.PA, Palazzo Malinverni e Amga. Riunita in questo procedimento anche la posizione di Flavio Arensi, curatore artistico del Comune di Legnano per il quale sarebbe stato cucito un bando su misura.

Nessun rito alternativo

Oggi le difese hanno sollevato alcune eccezioni sull’inammissibilità delle intercezioni. Eccezioni ribattute dal pubblico ministero Calcaterra. Il Gup si è riservato e ha rinviato al 23 giugno. Al momento nessuno degli indagati ha fatto richiesta di essere ammesso a riti alternativi (hanno ancora tempo per farlo). Se il Gup dovesse decidere per il rinvio a giudizio, stando così le cose, affronterebbero tutti il dibattimento.

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