Suonano per il 25 Aprile ma arriva la polizia: «Disturbo alla quiete pubblica»

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LEGNANO – Cantano e suonano canzoni partigiane per il flash mob del 25 Aprile, ma qualcuno chiama la polizia che li fa smettere per disturbo alla quiete pubblica. È successo oggi pomeriggio a Legnano: protagonista involontario, l’ex assessore comunale alle attività educative della giunta Centinaio Umberto “Chester” Silvestri che, con alcuni familiari, stava festeggiando a suon di note l’anniversario della Liberazione nel giardino della sua abitazione (nella foto). Intorno alle 15.30, però, è arrivata una Volante della polizia, chiamata dai vicini, che ha imposto di non cantare, per non causare disturbo della quiete pubblica.

Silvestri: “Festa rovinata, era proprio necessario?”

“Io e la mia famiglia – spiega Silvestri – abbiamo aderito all’invito del flash mob per il 25 Aprile e come tanti,  alle 15 abbiamo intonato “Bella ciao” dal nostro giardino e in successione altre canzoni della Resistenza. Poco dopo siamo stati interrotti bruscamente da una pattuglia della PS, intervenuta su denuncia di qualche nostro vicino particolarmente allergico alla musica che gli impediva di riposare. Per rispetto alla PS abbiamo immediatamente smesso. Una domanda però mi ronza in testa: questo vicino/a, invece di disturbare (lui sì) il lavoro, già di per sè oneroso di questi tempi, di 4 poliziotti, non avrebbe fatto prima a parlarmi direttamente e risolvere la questione civilmente tra noi? Oppure è uno di quelli che, come tanti purtroppo di questi tempi, preferiscono restare anonimi, per non esporsi, chiusi nel loro bozzolo di frustrazioni? Oppure era semplicemente un intollerante fascista? Nessuno potrà mai dirlo. Resta il fatto che è riuscito a rovinarmi la festa. E siccome sono un vendicativo – conclude l’ex assessore – ho trasmesso a tutto volume la tromba del “Silenzio”, così si va tutti a dormire”.

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