L’Europa taglia i 15 milioni per allacciare il teleriscaldamento all’ex Accam di Borsano

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LEGNANO – Addio fondi europei per allacciare il teleriscaldamento di Amga (nella foto) all’inceneritore ex Accam di Borsano. La Commissione europea ha scelto di privilegiare i finanziamenti alle fonti di energia rinnovabili e ha così revocato gli oltre 15 milioni di euro inizialmente previsti dal Pnrr per realizzare gli allacciamenti dei teleriscaldamenti di Legnano e di Busto Arsizio all’impianto gestito da Neutalia.

La notizia risalirebbe a due settimane fa, il 16 novembre, data dell’ultima riunione dei Comuni soci di Amga, ma è divenuta di dominio pubblico solo oggi, giovedì 30 novembre, a seguito di una interrogazione urgente del consigliere comunale legnanese Franco Brumana.

Brumana: «Notizia tenuta nascosta da settimane»

«Il sindaco di Legnano – rileva Brumana (Movimento dei Cittadini) – è al corrente di questa notizia di straordinaria importanza, che ciò nonostante è stata tenuta nascosta. Ne risulta un enorme aumento dei costi per gli ingenti finanziamenti bancari necessari per il rifacimento dell’inceneritore di Borsano. Di fatto, ora che i fondi europei sono stati dirottati sulle fonti rinnovabili, e l’inceneritore di Borsano non rientra certo fra queste, rischia di saltare tutta l’operazione».

Nell’interrogazione urgente, Brumana chiede al sindaco Radice di informare il consiglio comunale riferendo «se conferma la revoca del finanziamento del Pnrr; quale rilevanza possono avere questa mancanza di fondi e l’aumento dei tassi di interesse sul piano economico dell’operazione riguardante l’allacciamento; per quale ragione ha deciso di occultare la notizia della revoca dei finanziamenti del Pnrr; se ritiene che l’ufficio stampa del Comune di Legnano debba informare i cittadini anche delle notizie ritenute scomode, invece di destinare la sua attività quasi esclusivamente all’esaltazione dell’operato della giunta; se non ritiene necessario invitare gli amministratori di Cap Holding, di Neutalia e di Amga a una commissione consiliare perché chiariscano gli effetti della revoca dei finanziamenti».

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