Lo spettacolo della facelia nel parco Altomilanese che riapre. «Rispettiamolo»

CASTELLANZA – Lo spettacolo del parco Altomilanese nella giornata europea dei parchi, che cade proprio oggi, 24 maggio. Riapre il punto ristoro della Baitina di via Azimonti a Castellanza e si mette in mostra in tutto il suo splendore il campo di Facelia vicino alla Cascinetta di via Guerrini a Busto Arsizio, sede dell’ente sovracomunale che gestisce il polmone verde a cavallo tra i tre comuni di Castellanza, Busto Arsizio e Legnano. L’invito di Flavio Castiglioni, consigliere delegato all’ambiente di Castellanza, è ad approfittare della giornata, e del primo weekend di riapertura dell’area da 360 ettari, per «vivere il parco rispettando il lavoro degli agricoltori che permettono di mantenere questo territorio con una vocazione agricola».

Dai papaveri alla facelia

Dopo i selfie ai campi di papaveri selvatici, a Sacconago in zona Madonna in Campagna, anche nel territorio del parco Altomilanese va in scena lo spettacolo della natura. Una delle attrazioni principali è il campo di Facelia che si trova nelle vicinanze della Cascinetta di via Olindo Guerrini a Busto, raggiungibile dalla zona dietro al palaYamamay. Una coltivazione amica delle api e dell’ambiente che è il frutto di un progetto della società agricola Rox Farm per favorire la sopravvivenza delle api e la loro preziosa attività di impollinazione. In questo caso, vale il detto “guardare ma non toccare“: i cartelli raccomandano i visitatori di non calpestare il campo per salvaguardare le piante, la cui funzione è fondamentale.

«Una risorsa per il territorio»

«Il Parco Alto Milanese – sottolinea Flavio Castiglioni – è una risorsa per il territorio. Ora è aperto dopo la chiusura legata al Covid-19 e le persone si riappropriano, mantenendo le dovute distanze, degli spazi tenuti chiusi.
Scoprono che i 360 ettari regalano spettacoli inaspettati, come il campo di Facelia nelle vicinanze della Cascinetta.
Anche il punto ristoro presso la Baitina riapre con tutte le regole del caso». Lo stop agli accessi esterni al parco non ha fermato l’attività di cura del polmone verde: «Gli agricoltori e le aziende agricole non hanno mai smesso di curare il territorio e le manutenzioni sono ripartite – fa sapere l’esponente dell’amministrazione castellanzese – al di là di sparuti casi di persone incivili che hanno abbandonato qualche rifiuto nelle zone periferiche, già rimosse dall’ente». Insomma, un appello a volere bene al parco e a viverlo correttamente.

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