«Consiglio comunale da invalidare a Lonate». Uniti e Liberi scrive al prefetto

LONATE POZZOLO – «Riteniamo che la decisione di procedere come se nulla fosse alla discussione dell’ordine del giorno sia stata superficiale e anche estremamente disorganizzata». Sono le parole di Uniti e Liberi sull’ultimo consiglio comunale di Lonate Pozzolo. Il segretario comunale era assente, ma si è collegato da remoto e quindi si è deciso di procedere con la discussione dell’ordine del giorno. Nonostante il regolamento comunale non preveda la seduta in video conferenza. Quanto basta al gruppo di minoranza guidato da Nadia Rosa per scrivere al prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, per valutare l’effettiva validità della seduta.

Il consiglio «anomalo»

Per UeL è stata «l’ennesima situazione mai successa prima a Lonate», sottolineando che «la seduta si è svolta in maniera assolutamente anomala». Anche perché «il segretario non aveva modo di verificare effettivamente l’esito delle votazioni e quanto accadeva in aula, dato che non aveva la visibilità completa di tutto il consiglio». Un modo per dire che «procedere come se nulla fosse alla discussione dell’ordine del giorno sia stata superficiale e anche estremamente disorganizzata, da parte della sindaca (Elena Carraro, ndr) e della sua giunta». E aggiungono: «Sorprendente anche la difficoltà della maggioranza nel contattare e comunicare con il segretario comunale prima dell’inizio della serata. Viene il dubbio anche che la supervisione legale degli atti del Comune sia lasciata un po’ al caso e possa essere carente».

La lettera al prefetto

Una situazione che ha spinto a scrivere al prefetto una lettera, in cui «chiediamo di verificare se la seduta si possa ritenere valida». Di più: «Come gruppo di opposizione e rappresentanti dei cittadini, riteniamo preminente verificare la correttezza delle azioni che vengono messe in atto dall’amministrazione comunale e soprattutto tutelare la serietà del Comune, che viene quotidianamente messa a dura prova dall’amministrazione in carica». Poi, l’affondo: «Stiamo sempre aspettando di vedere se all’interno della giunta comunale ci sia almeno un barlume di competenza oppure no. Al momento non la vediamo neppure con il binocolo».

L’attacco a Volonté

Fino alle critiche rivolte in particolare all’assessore Mario Volonté (Urbanistica), «forse l’unico a beneficiare di una invalidazione della seduta», dicono. «Anche lunedì, come nel precedente consiglio comunale, ha dimostrato di non essere assolutamente a conoscenza di cosa succede all’interno dell’ufficio tecnico urbanistico, di cui formalmente è responsabile politico. La ripetizione della seduta potrebbe permettergli di informarsi meglio sulla tematica e riferire in maniera più completa». Il riferimento va alle richieste di chiarimento su una variazione di bilancio relativa all’ufficio urbanistica: «La sua risposta è stata un giro di parole dove sono spiccate le parole “Noi come amministrazione non siamo entrati in merito” e “A dire il vero non sono sicuro”». E riportano testualmente l’intervento:

“Dunque, si parla di resistenza in giudizio avversa a un ricorso al TAR della società in oggetto che… dunque premetto che abbiamo avuto un incontro con questa società che si è presentata a noi con il legale e ha, diciamo, sottoposto agli uffici il fatto che ci poteva esserci da parte del comune un interesse a togliere l’annullamento della SCIA in quanto veniva fatto ricorso quindi il comune, gli uffici potevano valutare questo interesse questo ricorso per al limite poter arrivare a gestire la situazione. Così non è stato in quanto l’ufficio ha scelto la via della resistenza in giudizio e quindi andremo a resistere al TAR con l’assistenza dell’avvocato. Ma noi come amministrazione non siamo entrati in merito a questo. Abbiamo assistito e basta.”

In conclusione: «Secondo Volontè l’amministrazione partecipa a incontri senza entrare nel merito delle questioni. Si ripropone quindi la domanda che sorgeva spontanea nel precedente consiglio comunale… a cosa servono gli assessori? Peraltro, non è neppure vero che è l’ufficio che ha scelto la via della resistenza in giudizio, perché questa è stata deliberata dalla Giunta Comunale con Deliberazione n. 119 del 09/11/2023, ma a quanto pare Volontè non se ne è accorto e ritiene di non essere mai entrato nel merito della questione».

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