Corruzione a Lonate: Orietta Liccati condannata a tre anni in primo grado

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LONATE POZZOLO – Corruzione a Lonate: Orietta Liccati condannata a tre anni in primo grado con rito abbreviato. La sentenza pronunciata poco prima delle 17 di oggi, giovedì 22 aprile, dal Gup del tribunale di Busto Arsizio Tiziana Landoni.

Certo il ricorso in Appello

Il pubblico ministero Giuseppe D’Amico a conclusione della sua requisitoria aveva chiesto una condanna a due anni e 8 mesi. L’avvocato Carlo Alberto Cova, difensore dell’ex tecnico comunale a Lonate ed ex assessore all’Urbanistica a Gallarate, aveva chiesto l’assoluzione. «Aspettiamo le motivazioni della sentenza (i termini di deposito fissati in 90 giorni), ma certamente impugneremo la condanna in Appello e se necessario anche in Cassazione», ha brevemente commentato il legale. Liccati era stata coinvolti nell’inchiesta per corruzione che nel 2017 aveva portato all’arresto dell’allora sindaco di Lonate (e compagno di Liccati) Danilo Rivolta. L’ex primo cittadino ha già chiuso i conti con la giustizia patteggiando a 4 anni e mettendo nero su bianco informazioni grazie alle quali hanno preso il via due maxi inchieste: Mensa dei poveri e Krimisa. Secondo l’accusa gli imputati avrebbero fatto parte di un ampio sistema corruttivo che avrebbe visto Danilo Rivolta ricoprire un ruolo apicale in quanto sindaco. Un sistema che mirava anche a favorire l’attività del fratello dell’ex primo cittadino, Fulvio Rivolta, a sua volta indagato nel 2017, quale titolare dello studio Proget.

Assolto l’ex comandante

Il Gup oggi ha invece assolto Costantino Gemelli, ex comandante della polizia locale di Lonate Pozzolo, indagato a piede libero nel 2017, chiamato da Rivolta a sostituire Maria Cristina Fossati, la quale si era rifiutata di impedire ai propri agenti di effettuare controlli e verifiche sulla regolarità dei cantieri in capo al fratello del primo cittadino ed era stata quindi rimossa. L’ex comandante era accusato di abuso d’ufficio (il pm aveva chiesto 10 mesi) reato che nel frattempo è stato depenalizzato. Di qui la decisione del giudice per l’udienza preliminare.

Patteggiamenti e rinvii a giudizio

La maggior parte degli imprenditori a processo ha chiesto di patteggiare. I patteggiamenti, tutti a un anno 9 mesi e 10 giorni, sono stati ratificati sempre nell’udienza odierna. Tre i rinvii a giudizio tra i quali quello di Fulvio Rivolta. Il quale ha a sua volta già patteggiato a 4 anni per i reati principali e risponde in questa sede di un solo illecito tributario.

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