Lonate, l’ex sindaco e la ‘ndrangheta: «Mai avuto contatti». Ma a Report confessò

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Dall’avvocato Felice Brusatori riceviamo e pubblichiamo:

Si rivolge al mio ufficio il Sig. Danilo Rivolta ex Sindaco del Comune di Lonate Pozzolo portandomi la documentazione inerente all’articolo scritto e comparso sulla stampa Malpensa24 del 14/04/2023 e dandomi mandato di assisterlo e tutelarlo nonché di procedere giudiziariamente nei vostri confronti stante la grave responsabilità emergente dalle gravi affermazioni e addebiti in esso articolo espresso.

In particolare sono a contestare che sul foglio malpensa24 del 14/04/2023 per come sopra richiamato e da parte della giornalista Simona Carnaghi così si affermava: “l’arresto di Rivolta. Nel 2017 l’arresto del Sindaco Danilo rivolta scoperchiò, per sua stessa ammissione dell’allora primo cittadino (indagato e assolto per un cavillo temporale dall’accusa di voto di scambio) una presunta commistione tra gli allora amministratori di centro destra e gli uomini vicini alla cosca, così come stabilito dalle molteplici indagini portate a compimento dalla DDA di Milano che tra Lonate e Ferno ha eseguito dal 2019 ad oggi diverse operazioni con arresti eccellenti e condanne, per alcuni arrivate al punto definitivo.”

Le sopra riportate affermazioni ed attribuzioni nonché il tenore e il contenuto delle stesse evidenziano e costituiscono fatto e condotta certamente denotate da superficialità e travisamento nonché grave falsità e distorta rappresentazione e atto di diffamazione ove si afferma e si rappresenta che l’arresto del Sindaco Danilo Rivolta ha scoperchiato e per la stessa ammissione dell’allora primo cittadino (indagato e assolto per un cavillo temporale dall’accusa di voto di scambio) di una presunta commistione tra gli allora amministratori di centro-destra e gli uomini vicino alla cosca, così come stabilito dalle molteplici indagini portate a compimento dalla DDA di Milano.

Occorre evidenziare per opportuna e doverosa verità e conoscenza reale, storica e processuale oltre che fattuale che mai gli amministratori di centro destra né tantomeno che il sindaco Rivolta Danilo è stato arrestato ed ha scoperchiato l’intreccio e/o la commistione mafiosa con cosche né soprattutto che mai lo stesso è stato assolto per un cavillo temporale dall’accusa di voto di scambio ed ove lo stesso è stato completamente scagionato e assolto con la formula “perché il fatto non sussiste” unitamente ad altri soggetti dal Tribunale di Milano Giudice Dott.ssa Gueli che con la sentenza del 28/02/2022 n. 562/2022, peraltro mai e nemmeno impugnata dalla Procura – DDA.

La ricostruzione effettuata processualmente e attraverso l’istruttoria svolta e le notevoli ricostruzioni documentali nonché la motivazione della richiamata sentenza hanno fatto e fanno emergere un quadro assolutamente e totalmente diverso ed indirizzato anche verso altri ambienti e personaggi non senza rimarcare che non esiste né sussiste alcuna assoluzione per un “cavillo temporale” ma ove invece è stato pienamente e indiscutibilmente verificata la liceità e correttezza dell’operato fattuale e la totale insussistenza di qualsivoglia accordo e/o commistione con cosche ed ove anzi è emersa ed è stata evidenziata e riabilitata la figura dell’allora Sindaco ed inquadrata nella sua reale e corretta configurazione ed ove lo stesso si è trovato ad operare in un ambiente e circondato da ben altri soggetti e figure ed ove le sue condotte ed azioni politiche e le prese di posizione amministrative l’hanno posto nella condizione di dover subire l’operato altrui ed a lui totalmente estraneo ed esterno.

Il tutto così come è stato pure accertato e descritto in altre indagini ed altri procedimenti balzati pubblicamente e svoltesi in svariati Tribunali ma che tutti hanno certamente confermato la netta e totale estraneità del Sindaco Rivolta Danilo nei confronti delle associazioni e cosche esistenti sul territorio lonatese e che mai lo stesso ha piegato la carica istituzionale e l’amministrazione Comunale da lui retta.

Appare evidente pertanto la falsità e il travisamento dei fatti e l’intento diffamatorio altresì aggravato dall’attribuzione dell’elemento e della commistione con le cosche mafiose così come la falsa rappresentazione di essere stato “salvato per un cavillo temporale” e nel contestare specificamente quanto sopra descritto e da Voi rappresentato sono ad evidenziare che entro i termini di Legge il mio assistito procederà giudiziariamente sia civilmente che penalmente nelle opportune sedi a difesa della verità storia della sua dignità ed onorabilità e contro le false ricostruzioni ed addebiti e la prospettazione diffamatoria subita e per la cessazione ed inibizione e il risarcimento dei danni subiti e nel contesto ex art. 595 C.p. e 596 C.c. aggravati ed essendo il tutto estraneo né riportabile e sussumibile con il “diritto di cronaca”.

avvocato Felice Brusatori

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(Vincenzo Coronetti) – L’avvocato Felice Brusatori fa il suo lavoro di avvocato, spiega, interpreta, smentisce, ricostruisce, accusa. Avremo modo di confutare le sue considerazioni a difesa di Danilo Rivolta nelle sedi opportune, se mai ci sarà occasione. A cominciare dagli aspetti normativi che hanno portato all’assoluzione dell’ex sindaco per il presunto reato di voto di scambio, riportati in tutti gli articoli precedenti a firma della collega Simona Carnaghi e mai contestati in passato.

Ma al di là dei bizantinismi giudiziari e legali della brutta vicenda lonatese, ci sono le dichiarazioni dello stesso Rivolta alla trasmissione Report, di Rai Tre. Parole che invece confermano certe situazioni e che non hanno bisogno di traduttori forensi, tanto sono esplicite nei loro contenuti. Valgono una confessione. Al netto di processi, sentenze e patteggiamenti a quattro anni per corruzione, sono affermazioni che consiglierebbero un dignitoso silenzio. Eccole:

lonate danilo rivolta report – MALPENSA24