Lonate, voti dalla ‘ndrangheta a Rivolta: rito abbreviato per tutti gli imputati

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LONATE POZZOLO – L’ex sindaco di Lonate Pozzolo Danilo Rivolta, Peppino Falvo, ricordato come il “re dei Caf” e coordinatore regionale dei Cristiano Democratici, Francesca De Novara, nominata assessore al Comune di Lonate Pozzolo nella giunta Rivolta con delega alla Cultura, (è anche nipote di Alfonso Murano assassinato in un agguato di mafia nel 2006), il padre Salvatore De Novara e Cataldo Casoppero, condannato lo scorso 25 settembre dal Tribunale di Busto Arsizio a 14 anni di reclusione perché affiliato alla ‘ndrangheta (Appello fissato al prossimo 13 settembre), hanno chiesto di essere ammessi al rito abbreviato nell’udienza celebrata oggi, venerdì 18 giugno, davanti al Gup milanese Tiziana Gueli. Una scelta «Tecnica quella di chiedere l’abbreviato per tutti gli imputati atta a dimostrare l’insussistenza del reato contestato – spiega l’avvocato Alberto Arrigoni, difensore di Casoppero – Sostenere un candidato è atto che può compiere qualunque cittadino. Altro è se nel compiere quest’azione viene utilizzato un metodo mafioso; fatto mai avvenuto, come gli atti dimostrano, in questa vicenda. La nomina ad assessore di De Novara è frutto di un accordo politico»

Rito abbreviato per tutti

I cinque imputati (si tratta di un nuovo filone dell’inchiesta Krimisa coordinata dai pm della Dda di Milano Alessandra Cerreti e Cecilia Vassena) sono accusati a vario titolo di corruzione elettorale e scambio elettorale politico mafioso. La vicenda è nota ed è stato lo stesso Rivolta a rivelare il fatto dopo essere stato arrestato nel 2017. L’ex primo cittadino nel 2014 sarebbe stato eletto con 300 voti veicolati dalla ‘ndrangheta che, diverse inchieste negli ultimi 10 anni, hanno rivelato essere molto ben radicata tra Lonate, Ferno e Legnano.

Presi 300 voti dalla ‘ndrangheta

«Nel febbraio, marzo 2014, Peppino Falvo venne da me e mi disse che i De Novara mi avrebbero appoggiato nella campagna elettorale», aveva spiegato Rivolta agli inquirenti. «Franco De Novara in cambio voleva che la figlia Francesca venisse nominata assessore. Loro nel frattempo avrebbero provveduto a farmi prendere dei voti, Francesca De Novara ha preso 300 voti, la mia lista è stata supportata anche da Cataldo Casoppero e dopo la mia elezione ho effettivamente nominato la figlia di De Novara assessore alla cultura». L’udienza è stata aggiornata al 18 ottobre con discussione il 5 novembre. Oggi, come già annunciato dal sindaco Nadia Rosa, il Comune di Lonate Pozzolo si è costituito parte civile.

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