Lonate, il bilancio partecipato entra nel vivo. Manfredelli: «Condividiamo i sogni»

LONATE POZZOLO – Il bilancio partecipato di Lonate Pozzolo, nonostante dubbi e perplessità iniziali, si muove tra i cittadini lonatesi. Una manciata i progetti presentati in Comune, ma considerati «già un successo» perché si tratta dell’anno pilota, quello in cui si rischia che l’operazione non venga capita o sfruttata. E invece,  a confermare che il progetto (che ha preso il via un mese fa) è partito con il piede giusto è Tania Manfredelli, presidente della Commissione al Bilancio e capogruppo di Uniti e Liberi. Manfredelli al bilancio partecipato ci crede e tanto. Non solo per l’opera che concretamente verrà realizzata in paese, ma soprattutto per il senso profondo del progetto, quello di «unire le persone, le associazioni, i gruppi: far avvicinare, insomma, la comunità. Cosa di cui c’è bisogno».

Ci sono già progetti

Alla presentazione della prima fase, qualche cittadino aveva manifestato dubbi e perplessità: i timori riguardavano il lato pratico e quindi il come presentare e strutturare un’idea anche dal punto di vista della fattibilità, economica in primis, dato che l’opera deve rientrare nei 30mila euro stanziati dall’amministrazione. Tania Manfredelli ha però voluto ribadire che il tutto «deve essere fatto in linea generale: non chiediamo ai cittadini di essere geometri o commercialisti» dato che poi i responsabili della selezione valuteranno se i progetti rientrano nei criteri stabiliti. Nella fase che è ancora in corso (e che si chiude il 31 marzo) «i progetti verranno accettati tutti». Quanti ne sono arrivati finora? «Un paio o qualcosa in più, e questa cifra è già da considerare un successo. Sappiamo, confrontandoci con i Comuni in cui il bilancio partecipato si fa da anni, che il primo è quello più complicato, i cittadini devono ancora prendere confidenza con l’idea. A Cardano il primo anno fu presentato un progetto solo». Qualcuno, è capitato, si scoraggia perché il progetto non rientra nei parametri stabiliti, e quindi non coglie la possibilità del bilancio partecipato: «Alcune idee sono di difficile attuazione, o sforano il budget. Ma questo non è un motivo per non presentarle: da tutte le idee noi trarremo comunque spunto. Si tratta pur sempre di esigenze manifestate dai lonatesi – continua Manfredelli – che magari potrebbero essere realizzate al di fuori del bilancio partecipato».

Costruiamo una comunità

Insomma, l’appello è quello a «mettersi insieme, dialogare, e far emergere e convergere i bisogni: una comunità si costruisce così, quando nasce e si sviluppa il senso comune, anche attraverso progetti piccoli, ma sentiti. Rifacciamo, prima di tutto, una comunità a Lonate, condividendo i sogni». E quale il sogno che avrebbe per la sua Lonate, se Tania Manfredelli fosse una privata cittadina (chi fa parte dell’amministrazione non può presentare ovviamente progetti)? «Qualcosa dedicato ai ragazzi, un progetto che riunisca cultura e svago insieme. Manca a Lonate un centro simile, capace di aggregare i giovani insieme, offrendo loro quello sono costretti a cercare nei paesi vicini».

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