Solidarietà dopo le intimidazioni: Lonate non è sola. E non lo è la sindaca Rosa

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LONATE POZZOLO – Forse chi ha mandato la missiva anonima intimidatoria e diffamatoria lo sperava ma oggi appare evidente al di là di ogni dubbio che il sindaco di Lonate Pozzolo Nadia Rosa (nella foto), i suoi consiglieri e i tanti lonatesi onesti non sono soli. Non sono isolati e nessuno intende tacere sull’accaduto in un moltiplicarsi di pubblica vicinanza, solidarietà e sostegno al primo cittadino e a tutti coloro si sono visti recapitare a casa la lettera in rima senza firma.

Un Comune per la legalità

Lonate Pozzolo, così come Ferno, ha una storia recente particolare. Negli ultimi 10 anni si sono susseguite numerose operazioni coordinate dalla Dda di Milano mirate a smantellare una locale di ‘ndrangheta, succursale delle realtà di criminalità organizzata radicate a Cirò Marina. Inchieste che hanno messo in luce anche legami tra la politica locale (legami emersi anche dalle risultanze dell’inchiesta Krimisa, con l’arresto del consigliere di Fratelli d’Italia a Ferno Enzo Misiano già condannato a 8 anni in primo grado)  e la criminalità organizzata. Legame spezzatosi nel 2018 con l’elezione del sindaco Rosa. 

Riflettori sul territorio

Una missiva anonima in questo contesto, recapitata a casa, viene quindi valutata con estrema attenzione e ha l’effetto, forse non era questo l’intento dell’autore, di alzare ancora di più l’attenzione degli inquirenti sul territorio. Non solo: la missiva ha spinto tutti a fare quadrato intorno all’amministrazione lonatese.

Solidarietà dal centro destra

Dal centro destra di Lonate che già ieri, sabato 14 novembre, aveva preso ferma posizione: «Il nostro gruppo consiliare esprime piena solidarietà al Sindaco Nadia Rosa, unitamente ad una ferma condanna per ogni vigliacca forma d’intimidazione – scrive il “Centrodestra per Lonate” – la nostra solidarietà e la nostra condanna per un simile atto sono altresì incondizionate, in quanto, al momento, non tutti i membri dell’opposizione consiliare hanno ricevuto la missiva incriminata».

La segreteria provinciale del Pd

Solidarietà dalla segreteria provinciale del Partito Democratico: «Il grave atto intimidatorio e diffamatorio di cui sono stati oggetto la Sindaca Nadia Rosa e i consiglieri comunali di Lonate Pozzolo sottolinea ancora una volta nella nostra Provincia come sui temi della legalità e trasparenza non bisogna abbassare la guardia. Il Partito Democratico Provinciale di Varese intende esprimere vicinanza e sostegno a Nadia e ai consiglieri lonatesi per la loro attività e il loro impegno. Un plauso a Nadia per aver denunciato tutto alle Forze dell’Ordine. Brava Nadia siamo con te».

Il segretario generale della Cgil di Varese Stefania Filetti

«Massimo sostegno e piena solidarietà alla Sindaca di Lonate Pozzolo da parte mia personale, da parte della Segreteria e di tutta la Cgil di Varese. Siamo sempre vicini a chi sta in prima fila nella lotta per la legalità e contro la criminalità organizzata». Parole di Stefania Filetti, Segretario generale della Cgil di Varese, rivolte alla Sindaca di Lonate Pozzolo, Nadia Rosa, e ai consiglieri comunali che he hanno ricevuto nei giorni scorsi una lettera diffamatoria e intimidatoria. «Per la Cgil e il sindacato – continua Filetti – la lotta per la legalità è un impegno storico, irrinunciabile, che abbiamo sempre portato avanti con energia e con la massima unità. Anche in questo caso siamo a fianco di Sindaca e amministratori comunali di Lonate Pozzolo, insieme a Sindaci e forze positive della società civile». Filetti fa anche un appello a Forze dell’Ordine e Magistratura perché al più presto individuino i responsabili del gesto ignobile, assicurandoli alla giustizia. «Soprattutto in un momento difficile come questo, non si possono tollerare coloro che, di nascosto e con vigliaccheria, vogliono intimidire coloro che sono più vicini ai cittadini, soprattutto quelli più deboli, nel sostegno e nella lotta contro la pandemia».

Cardano è

Esprimiamo la nostra vicinanza alla Sindaca di Lonate Pozzolo e ai Consiglieri comunali oggetto nei giorni scorsi di vili, anonime, minacce. Ogni tentativo di intimidazione verso un pubblico amministratore, colpevole di svolgere il compito assegnatogli democraticamente dai cittadini, è una ferita aperta. La viltà dell’anonimato si sconfigge mettendoci la faccia. E a Lonate Pozzolo sanno che non sono soli.

 

La ‘ndrangheta tra noi

Alla cooperativa San Martino di Ferno, che dopo gli arresti di Krimisa nel luglio 2019, ha organizzato un ciclo di incontri dal titolo “La ‘ndrangheta tra noi” per accendere un riflettore potente sulla situazione del territorio: «La Cooperativa San Martino esprime la solidarietà alla Sindaca di Lonate Pozzolo Nadia Rosa e a tutto il Consiglio Comunale per il grave atto di intimidazione subito nei giorni scorsi – questo il testo della comunicazione – Sicuri che il lavoro di informazione sul tema della criminalità organizzata, svolto nei mesi scorsi dalla Cooperativa in collaborazione con altre associazioni dei territori limitrofi nonché con la Consulta per la Legalità di Lonate Pozzolo, sia, non solo importante, ma necessario in un territorio permeato da organizzazioni criminali. L’unica risposta possibile, oltre naturalmente alla denuncia alle Autorità competenti, è continuare il nostro lavoro di informazione».

 

La Carovana Antimafia Ovest Milano

La Carovana Antimafia dell’Ovest Milano esprime la massima solidarietà e vicinanza al primo cittadino di Lonate Pozzolo, Nadia Rosa, a cui è stata recapitata una lettera dal contenuto minatorio e diffamatorio, in perfetto stile mafioso. Anche diversi consiglieri comunali, sia di maggioranza sia di opposizione, hanno ricevuto le stesse missive, tutte recapitate presso le loro abitazioni senza essere spedite. Già nelle scorse settimane gli amministratori erano stati bersagliati con commenti vergognosi sui social network da parte dei parenti di alcuni presunti mafiosi della zona.
A rendere noto l’ultimo episodio è stata Rosa sul suo profilo Facebook: «Ieri, venerdì 13 novembre, ho ricevuto una lettera anonima presso la mia abitazione – ha scritto il primo cittadino lonatese – La stessa lettera è stata recapitata all’indirizzo del Comune e al domicilio di diversi consiglieri comunali di maggioranza e minoranza. Non si esclude che ce ne siano altre in consegna. Ho presentato denuncia contro ignoti per le offese e le gravi accuse e illazioni che contiene questa lettera, che considero intimidatoria e diffamatoria. Rendo pubblico questo fatto perché azioni come queste non vanno nascoste, specialmente in un contesto come quello di Lonate Pozzolo. Ogni offesa, diffamazione, intimidazione o minaccia – conclude – verrà sempre da me denunciata alle Forze dell’Ordine».
Come noto, nella zona attorno all’aeroporto di Malpensa si trova il «quartier generale» di una potente locale di ‘ndrangheta, quella di Legnano-Lonate Pozzolo, collegata a doppio filo con i clan crotonesi di Cirò Marina. La Carovana in questi anni ha più volte denunciato apertamente questa situazione, facendo i nomi e i cognomi degli affiliati in assemblee pubbliche ed evidenziando i pericolosi contatti tra le cosche, la politica e l’imprenditoria locale. Le inchieste della magistratura e gli arresti degli ultimi anni hanno di fatto confermato quanto andiamo dicendo ormai da anni.
Perciò, condanniamo fortemente quanto accaduto a Rosa e ai suoi collaboratori, i quali hanno fatto dei valori della trasparenza, della legalità e dell’antimafia i pilastri del loro operato amministrativo. In questa battaglia non siete soli: gli onesti sono di più!

Lonate, lettere intimidatorie a sindaco e consiglieri: «Nessuno si è spaventato»

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