A Lonate la pietra d’inciampo per Crivelli. La consegna con il prefetto

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LONATE POZZOLO – Il 26 gennaio verrà consegnata al Comune di Lonate Pozzolo la pietra d’inciampo dedicata al partigiano di Sant’Antonino, Annunciato Crivelli. Lo rende noto la minoranza di Uniti e Liberi, che durante lo scorso mandato amministrativo – quando il gruppo di Nadia Rosa era al governo – ha avviato il procedimento con una delibera di giunta. Per la consegna del manufatto d’ottone sarà presente anche il prefetto della provincia di Varese, Salvatore Pasquariello.

«Rendere giusta memoria»

«Abbiamo avuto la conferma dall’Anpi», precisa l’opposizione. «Si tratta dell’ennesimo progetto predisposto dalla precedente amministrazione di UeL che arriva a compimento». Il riferimento va alla delibera di giunta dell’agosto 2022, che avviava l’iter per dedicare la pietra a Crivelli: «Il minimo che si potesse fare per ricordarlo anche alle nuove generazioni». L’auspicio è di «vedere la pietra posata a Sant’Antonino Ticino, in piazza Manfrin, in tempi brevi. Per rendere la giusta memoria al nostro concittadino partigiano e antifascista che ha perso la vita per la libertà di tutti noi». Sperando, inoltre, che «all’evento venga data una giusta rilevanza coinvolgendo i ragazzi delle scuole, perché venga resa testimonianza della sua vicenda anche a loro».

La storia di Crivelli

Annunciato Crivelli è nato a Sant’Antonino Ticino il 17 marzo 1924. Era il primogenito di quattro figli (Angelo, Unito, Lucia) di Antonio e Maria Rosalia Genoni. Era residente in via Isonzo 9.
Divenuto partigiano della 102esima brigata Garibaldi, venne arrestato sui monti di Domodossola e portato nella caserma Umberto I di Bergamo. Per poi essere deportato il 17 marzo 1944 – il giorno del suo compleanno – all’età di 20 anni. Arrivò a Mauthausen il 20 marzo con matricola 58829 e fu classificato con la categoria Schutzhaft (prigioniero politico). Venne impiegato prima come autista e poi come lavoratore ausiliario. Il 24 marzo 1944 venne trasferito a Gusen II, uno dei campi satellite di Mauthausen. Venne poi di nuovo trasferito a Mauthausen, dove trovò la morte il 3 marzo 1945.

Giornata della memoria

La pietra d’inciampo, ricorda Uel, arriva in concomitanza di una data significativa: la Giornata della Memoria, che si celebra il 27 gennaio. È il giorno in cui l’esercito russo liberò il campo di sterminio di Auschwitz, dove trovarono la morte milioni di persone condannate per la loro appartenenza religiosa, orientamento sessuale, etnia o pensiero politico.

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