VARESE – C’è anche un insospettabile incensurato residente in provincia di Varese, A.M. (le generalità non sono state diffuse) tra i coinvolti nel maxi furto nella casa londinese di Tamara Ecclestone (nella foto), figlia del patron della Formula 1 Bernie Ecclestone, messo a segno nel dicembre 2019.
Il varesino faceva il palo
Un colpo che ha fruttato ai ladri 50milioni di sterline in gioielli e che ha impegnato non poco Scotland Yard. Il furto è stato messo a segno in una delle zone più sorvegliate di Londra, vicino a Kensington Palace, residenza dei Duchi di York. Il varesotto è colpito da mandato di arresto europeo, così come A.D., milanese, a sua volta ricercato. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti britannici il milanese avrebbe materialmente partecipato al furto, mentre il varesotto avrebbe fatto da “palo”. Ancora ricercati, quanto inafferrabili, quelli che le autorità considerano i capi della banda di ladri di origine romena che avrebbero ordito il piano per il furto andato a segno. Si tratta di criminali considerati di altissimo profilo, ricercati in mezzo mondo, di etnia Sinti che avrebbero diverse “basi” in Italia. La stessa banda è sospettata dei furti ai danni di Frank Lampard, allenatore e uomo simbolo del Chelsea, e del magnate thailandese Vichai Srivaddhanaprabha, ex proprietario del Leiceter.
La basista arrivata da Malpensa
La svolta nelle indagini era arrivata con l’arresto di Maria Mester, romane di 47 anni, fermata all’aeroporto londinese di Stanstead dove era appena atterrata provenendo da Malpensa. La donna è stata trovata in possesso di un paio di orecchini parte del bottino del furto. La donna è considerata la “basista” faceva infatti parte del personale in servizio in casa Ecclestone. Ricostruendo i movimenti della 47enne nei giorni del furto, anche attraverso le immagini delle telecamere del metrò, gli investigatori sono risaliti al milanese e al varesotto.
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