L’oratorio di Dairago va a pranzo a casa dei suoi ragazzi per stare insieme a loro

DAIRAGO – Se i ragazzi non possono andare all’oratorio, sarà quest’ultimo a recarsi da loro. La rivoluzione copernicana dell’intrattenimento degli adolescenti parte dall’oratorio San Tarcisio Martire di Dairago, che ha trovato la soluzione ai problemi causati dalle norme anti contagio da coronavirus. Ecco così l’oratorio della Parrocchia di San Genesio lanciare una proposta innovativa, dall’esplicito titolo: “Chi mi invita a pranzo?”. Giovanni Mazzilli, responsabile laico dell’oratorio, si è reso disponibile per essere invitato a casa dai “suoi” ragazzi dalla classe I media in su, a partire da martedì prossimo, 9 giugno. Se poi a pranzo non è possibile e si preferisce a cena, a merenda o a colazione, nessun problema: come ama ripetere, è lui al servizio della comunità, e non viceversa. Il tutto in sicurezza: Giovanni si presenterà a domicilio con mascherina, guanti, gel disinfettante, schiscetta e un piccolo dono per la famiglia.

Mazzilli: «Importante dare un segno di vicinanza»

«Una decina di anni fa – racconta Mazzilli, di Gallarate, sposato e padre di due bambine, arrivato all’oratorio di Dairago lo scorso settembre – ho proposto una cosa del genere quand’ero a Jerago, per entrare nelle case della famiglie e stabilire una relazione con loro: l’invito a cena da loro. Ora ho riproposto questa formula per dare un segno di vicinanza. In tutto questo periodo abbiamo incontrato i ragazzi con videochiamate, cacce al tesoro virtuali, li abbiamo visti ma non siamo stati con loro. E poi i ragazzi mi mancano, nonostante siano meno di una volta, l’oratorio che di solito è pieno di voci e di vita domenica era proprio deserto. Ed è allora che mi è venuta l’idea. Ne ho parlato col parroco, don Giuseppe. Mi ha detto: “Se te la senti, fallo”. C’è comunque un pericolo, perché nonostante tutte le attenzioni il virus colpisce in modo subdolo. Noi tentiamo e vediamo se prende. Altrimenti vorrà dire che la gente saprà che non ci siamo fermati, ma ci abbiamo provato».

Un’occasione di ascolto e di svago

I primi inviti sono già arrivati. «Da una mamma di Dairago, con un figlio adolescente e un altro preadolescente, e da una mamma di Arconate, che condivide con Dairago il responsabile della pastorale giovanile, don Giancarlo: anche quest’ultima ha due figli, mazzilli dairago oratorio ragazzi pranzouno preadolescente e uno adolescente, e voleva che venissi con tutta la mia famiglia. Ora fisseremo la data». L’occasione conviviale, ovviamente, non si esaurisce nel pranzo. «Vogliamo innanzitutto portare il saluto dell’oratorio e del parroco, e poi ascoltare com’è andato il periodo di quarantena, avere riscontri sulle nostre proposte, sapere se vi hanno aderito per forza, perché non avevano niente di meglio da fare o se sono piaciute. E siccome l’oratorio è anche svago, porterò un mini gioco da fare in famiglia, genitori e figli insieme, per creare spensieratezza. Se invece vogliono dialogare per 4 ore, va bene… È uno strumento in più per ricreare quel feeling andato via, un’attività fatta insieme si fa ricordare meglio di tante parole trasmesse da uno schermo».

«Diffidenza naturale, ma confidiamo nel passaparola»

Le prime sensazioni sono positive. «Ora c’è un po’ di diffidenza – ammette Giovanni (nella foto a lato) – a Dairago non sono ancora molto conosciuto e mi rendo conto che non è facile accogliere un estraneo, per di più in un periodo di emergenza. Ma penso che una volta che le prime famiglie mi hanno invitato e si sono trovate bene, passino la voce. Con il passaparola e pubblicando sul web qualche frase e immagine di queste visite, poi la gente si aprirà un po’. Io sarò disponibile tutta l’estate fino alla fine di agosto, ci sono tante famiglie ed è bene dare tanta disponibilità. Spero che i numeri possano crescere, se poi l’idea viene ripresa da altri oratori meglio ancora, vorrà dire che si coinvolgeranno ancora più ragazzi. Perché lo scopo di tutto quello che facciamo è proprio arrivare ai ragazzi». Per informazioni (e prenotazioni) su “Chi mi invita a pranzo?”, e-mail giovanni.mazzilli.oratorio@gmail.com, whatsapp 340 4575695.

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