L’Università in piazza a Busto: la scienza è per tutti con la Notte dei Ricercatori

BUSTO ARSIZIO – L’Università dell’Insubria scende in piazza Santa Maria per la nuova edizione della Notte dei Ricercatori, la duegiorni di iniziative promossa dalla Commissione Europea che si svolge in 300 città del Vecchio Continente. In campo, in rappresentanza dell’ateneo varesino di cui Busto è “terzo polo”, una quindicina tra docenti, ricercatori, dottorandi, post-doc e studenti magistrali che frequentano la sede bustocca di villa Manara. Impegnati in una serie di esperimenti per avvicinare la scienza ai ragazzi.

Università in piazza

«Dal 2014 proponiamo la Notte dei Ricercatori – rivela Marzia Gariboldi, docente dell’Insubria a Busto Arsizio, che insieme ad Emanuela Marras è la “mente” dell’iniziativa – portiamo l’università in piazza per rendere ciò che facciamo, in modo semplice, alla portata di tutti. Soprattutto per i bambini e i ragazzi, sperando che si appassionino e vogliano diventare scienziati da grandi». Quest’anno solo in piazza, oggi pomeriggio, sabato 1° ottobre dalle 15 alle 19, ma l’anno prossimo si puntano a ripetere le visite delle classi delle scuole al venerdì in villa Manara, dove in passato sono stati accolti fino a 1500 studenti.

“Crazy science”

Le attività rientrano nella categoria della “crazy science”: si va dall’estrazione del DNA dalla banana all’ossidoriduzione mostrata con i colori del “semaforo chimico”, fino alla misurazione del Ph con il cavolo rosso. Tutti esperimenti che «piacciono ai bambini». E ancora, nell’ottica della sensibilità, la spiegazione di «come riciclare plastica e carta». L’obiettivo “didattico”, spiega Tiziana Rubino, è di «alimentare la curiosità», ma anche «avvicinare i ragazzi alla scienza», mentre scendere in piazza serve anche a «far vedere che a Busto Arsizio c’è l’università». Destinata, peraltro, a crescere con la laurea in scienze motorie.

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