Immobilismo a Cardano, il sindaco para le critiche: «Non è stata solo colpa nostra»

cardano immobilismo sindaco colombo

CARDANO AL CAMPO – «Nessuno di voi mi ha dato l’impressione di aver capito che cosa ha passato questa amministrazione negli ultimi tre anni». Più che una giustificazione, è una presa di posizione. Il sindaco Maurizio Colombo frena così il pressing delle opposizioni di Cardano al Campo. Lo ha fatto in consiglio comunale, lo scorso 27 settembre.

Il pressing delle opposizioni

La discussione del Dup in aula è diventato un assist per le opposizioni, che hanno colto l’occasione per dire la loro sull’operato dell’amministrazione comunale. Da mesi, infatti, i gruppi che siedono fra i banchi della minoranza – Cardano è e Progetto Cardano – ripetono come le promesse arrivate dalla giunta non si siano trasformati in progetti concreti. Vale per la riqualificazione delle ex scuole Pascoli. Vale per il piano di riqualificazione del municipio. O anche per la realizzazione della nuova Area Feste dopo il suo – molto discusso – disboscamento. Anche in aula, il fuoco “nemico” dell’opposizione si è fatto sentire. Il sindaco ha prima ascoltato in silenzio per qualche minuto, poi ha deciso di prendere parola. E di sfogarsi.

Le difficoltà del Covid

«Nessuno di voi – ha detto Colombo rivolto alle minoranze – mi ha dato l’impressione di aver capito che cosa ha passato questa amministrazione negli ultimi tre anni». Il riferimento va soprattutto alle difficoltà della pandemia. Ma non solo. «Avete fatto più vita amministrativa di me, dovreste capire meglio di chiunque altro cosa vuol dire fermare un municipio per un anno: non avere possibilità di programmare o di portare avanti dei progetti che se rimangono nel Piano triennale vanno rispettati, nel limite del possibile». Ma se i piani post-elezioni prospettavano un quinquennio per poter organizzare tutti i progetti («uno per capire, gli altri quattro per metterli in atto»), la musica è cambiata: «Oggi ne abbiamo già persi tre. E non è stato solo per colpa nostra: faremo quello che riusciremo».

I progetti sospesi

La premessa, ora, è che qualche rivisitazione sarà inevitabile. A fronte anche del fatto che «abbiamo perso un assessore (Vito Rosiello, ndr), che aveva impostato dei lavori che non abbiamo potuto portare avanti senza la sua presenza». Durante il dibattito la macchina amministrativa è stata accostata a un’azienda. Termine che il primo cittadino ha rigettato: «Non si può paragonare quello che si fa in un’azienda a quello che si porta avanti in municipio. Non è possibile. Nella mia ditta ero abituato a risolvere i problemi nell’immediato, in mezz’ora. Qua ci vogliono mesi». 

I prossimi passi

Ora si pensa ai prossimi step: «Col nuovo assessore (Franco Colombo, ndr), stiamo valutando cosa riportare in auge, cosa possiamo cominciare, cosa finire e cosa continuare a fare». Anzi, ha aggiunto Colombo, «sono stato io il primo a dire: vi farò sapere cosa potremo fare quando avremo messo le mani nei cassetti e avremo valutato la situazione. Non sono abituato a promettere cose che poi ovviamente non si possono fare». Dopo le difficoltà del Covid, dunque, «tutto parte con almeno due anni di ritardo. Ma rimane quello che è stato detto: nel limite del possibile».

cardano immobilismo sindaco colombo – MALPENSA24