GALLARATE – Paolo Bonolis nell’inedita veste di scrittore, il ritorno di Vittorio Sgarbi a Gallarate, il “papà” del commissario Bordelli, Marco Vichi. E poi ancora la guerra in Ucraina vista dall’inviato del Corriere Lorenzo Cremonesi, la cronaca nera italiana di Gianluigi Nuzzi, la marcia su Roma ripercorsa da Aldo Cazzullo nel suo ultimo libro “Mussolini il capobanda” e il conformismo dei tempi moderni visto con gli occhi di Marcello Veneziani. E’ questo e molto di più l’edizione numero 23 di Duemilalibri, presentata questa mattina al Maga-Hic di Gallarate che ospiterà tutti gli eventi della rassegna letteraria in programma dal 12 al 16 ottobre.
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Le novità
Tantissime le novità, a partire dal curatore Luigi Mascheroni a cui l’amministrazione comunale ha affidato la stesura del calendario. «Duemilalibri ha cambiato totalmente veste e al termine di un lungo lavoro oggi lo presentiamo in una veste più pop e contemporanea», ha sottolineato l’assessore Claudia Mazzetti. Per il sindaco Andrea Cassani si tratta di un rilancio «dopo le ultime due edizioni che ammetto sono state sottotono e non soltanto per colpa del Covid». E così il festival del libro di Gallarate è stato ripensato con meno incontri ma tutti di elevata qualità, ospiti importanti, mattinate dedicate alle scuole e persino un esperimento di realtà aumentata. Fondamentale il ruolo dei due main sponsor (Banca Generali Private e Autosalone internazionale) e il patrocinio di Regione Lombardia.
Arte e libri
Nel programma ampio spazio all’arte, non soltanto nella serata dedicata a Canova di Vittorio Sgarbi ma anche per una serie di iniziative che portano la firma di Angelo Crespi. Un altro Crespi, Andrea, dopo aver espresso la sua condanna alla guerra addirittura sui maxischermi di New York, ha accettato di realizzare la nuova immagine simbolo di Duemilalibri. Nel video spiega la sua opera donata alla città di Gallarate: