Cardano, il sindaco Colombo: «Il ripristino dell’Area feste è già iniziato»

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CARDANO AL CAMPO – «Abbiamo iniziato con un’autorizzazione arrivata lo scorso mese di giugno un progetto organico di ripristino e sistemazione (già in atto) dell’area feste, ivi compresa la messa in sicurezza del fabbricato in essa esistente spingendo su una rapida conclusione dei lavori ed una conseguente ed adeguata inaugurazione». Con queste parole il sindaco Maurizio Colombo vuole rassicurare i cittadini di Cardano al Campo in merito alla riapertura dell’area feste di via Carreggia

Le pericolose ceppaie 

Chiusa dal drastico disboscamento di marzo 2020 («Ma il lockdown avrebbe comunque reso, se non poco, del tutto inutilizzabile l’area in questione»), le difficoltà per renderla di nuovo fruibile, spiega Colombo, sono dovute alla «difficoltà dettate dalla burocrazia nella fase di acquisizione e cambio di destinazione d’uso dell’intera area per poterci lavorare sopra e togliere le pericolose ceppaie rimaste in terra». 
La sua è una risposta all’ennesimo attacco sulla vicenda, avvenuto a margine dell’ultimo consiglio comunale dall’esponente di minoranza Vincenzo Proto (Pd-Progetto Cardano) che il primo cittadino non esita a definire parte di «una opposizione prevenuta che arroccata su certe posizioni continua a ripetere da anni le stesse cose».

I rapporti col Parco 

E spiega: «Rimango prima di tutto stupito del fatto che dare delle risorse al Parco del Ticino sia visto come uno spreco dato che l’ente è un presidio ambientale del territorio. Ed anche il fatto che esista un campanilismo ecologico dove se un albero viene piantato a Magenta il possibile beneficio che si dà all’ambiente si interrompa sul confine dei Comuni limitrofi. Detto questo l’interlocuzione col Parco è aperta e sarà sicuramente cura di questa Amministrazione fare in modo che i “benefici” ambientali siano il più possibile prossimi al territorio Cardanese oltre agli altri progetti di rivalutazione del verde destinato alla città che sono in cantiere».

L’aumento degli stipendi 

Proto aveva anche attaccato i recenti aumenti degli stipendi di sindaco e assessori. Un’uscita definita inopportuna e inesatta da Colombo: «Tutto speravo fuorché uscisse un simile messaggio da un ex amministratore pubblico che ben sa o meglio dovrebbe sapere a quali livelli di responsabilità sono chiamati i componenti dell’esecutivo nei ruoli ricoperti. Da anni l’Anci denuncia il basso riconoscimento economico a fronte delle grandi responsabilità in gioco negli enti pubblici. E’ l’articolo 1 della legge di bilancio dello Stato che finalmente prevede tale adeguamento, votato da tutto l’arco costituzionale ivi compreso il partito di Proto.
Sono fondi statali che arrivano a noi peraltro con la decisione da parte della nostra Amministrazione  di spalmare l’incremento sui prossimi 3 anni e non risorse del bilancio comunale. Nessun incremento di spesa è previsto per i cittadini di Cardano al Campo, e questo che va spiegato alla gente non insinuare sospetti di facili guadagni».
Il sindaco ricorda infine che la sua amministrazione per i trascorsi 3 anni si è ridotta del 50%i propri emolumenti, «come giusto che fosse per un nuovo gruppo al servizio della cittadinanza che aveva necessità di capire come funziona un Ente Pubblico e farne la giusta esperienza e la scelta di accettare i maggiori trasferimenti dello Stato alla voce “indennità” (che sarebbero altrimenti andati persi)  è una azione che vale partendo da questa Amministrazione per quelle a venire che avranno facoltà di decidere poi come comportarsi nel merito».

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