M24 WEB TV – Ats Insubria: «Il virus frena, ma bisogna subito pensare al futuro»

catanoso ats insubria

LONATE POZZOLO – Il virus rallenta. Non frena ancora in maniera decisa, ma dopo il picco di contagi raggiunto settimana scorsa, è iniziata la flessione. La situazione contagi nelle rsa, il punto della situazione sugli hub vaccinali e la campagna vaccini. E infine uno sguardo al futuro, «perché usciremo da questa situazione una volta conclusa la campagna vaccinale. Però – ha spiegato Giuseppe Catanoso, direttore sanitario di Ats Insubria, ospite di Malpensa24 Web Tv – il virus non se ne andrà e non possiamo pensare di mantenere gli hub vaccinali attivi anche per l’anno prossimo. Quindi è fondamentale iniziare a programmare “i richiami” del vaccino come si fa da anni con quello influenzale».

Picco e discesa

La corsa del virus che rallenta «è una buona notizia – ha spiegato Catanoso – che si aggiunge anche alla situazione delle rsa, nelle quali, grazie ai vaccini, i contagi sono molto vicini allo zero. Prevedere ora quando usciremo dalla Zona Rossa è difficile, ma se non interverranno varianti a oggi non preventivabili, la curva dei contagi continuerà a scendere».

Macchina vaccina pronta

Sulla campagna vaccinale il direttore sanitario è cautamente ottimista. «I vaccini stanno per arrivare – ha detto – e contiamo di completare la fase degli ultra ottantenni per metà del mese prossimo. Quella vaccinale è una macchina complessa. Molto di più di quella messa in campo per i tamponi. Lo sappiamo. E uno dei nodi critici potrebbe essere quello del personale medico vaccinatore. E’ vero però che in queste settimane molti medici hanno dato la propria disponibilità».

Il caso Viggiù

«Viggiù è stato un esperimento forzato – ha spiegato Catanoso – Lì abbiamo registrato la presenza di tre varianti e l’unica soluzione per impedire la circolazione del virus è stata quella di chiudere e organizzare una campagna vaccinale di massa. Ora possiamo dire che tutto ha funzionato al meglio. Abbiamo registrato un paio di contagi di persone già vaccinate con la prima dose, che non dà una copertura immunitaria completa, ma si tratta di due casi che non destano preoccupazione. Sabato e domenica completeremo l’operazione vaccinazioni con la seconda dose».

Sguardo al futuro

Catanoso infine ha invitato a guardare verso un futuro a medio termine: «Perché dobbiamo entrare nell’ottica che il virus non se ne andrà. E che l’anno prossimo sarà necessario sottoporsi al richiamo vaccinale. Pur non avendo più i grandi hub vaccinali allestiti in questi giorni. Ed è per questo che è bene programmare fin da questo momento la gestione dei richiami per evitare, tra qualche mese, di andare ancora in difficoltà a causa del Covid».