“Bomboloni abusivi” a Maccagno: «No alla prescrizione. Crediamo nell’assoluzione»

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MACCAGNO CON PINO E VEDDASCA – Si chiuderà il prossimo 21 settembre la curiosa vicenda giudiziaria che vede indagato il sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca Fabio Passera di abuso d’ufficio. Con lui, l’allora pubblico ministero di Varese che coordinò le indagini Annalisa Palomba (oggi gip a Verbania), indagò anche il comandante della polizia locale di Maccagno, un funzionario comunale e il responsabile commerciale di una ditta di Gpl (quest’ultimo assistito, così come il comandante della polizia locale, dall’avvocato Corrado Viazzo).

Lite condominiale finisce in tribunale

Ci sono voluti otto anni (l’indagine è datata 2013) ma alla fine la questione si chiarirà. All’epoca il fatto aveva lasciato perplesso il difensore di Passera, l’avvocato Poalo Bossi, che semplicemente aveva commentato: «Rispettiamo il lavoro della procura ma siamo stupiti: una banale lite condominiale finita in tribunale». I difensori adesso spingono per l’assoluzione di tutti gli imputati (per il primo cittadino e il comandante lo stesso pm Palomba aveva chiesto il non luogo a procedere ma il Gip Alessandro Chionna decise diversamente). Oggi, martedì 22 giugno, davanti al collegio del tribunale di Varese presieduto da Cesare Tacconi (Rossana Basile e Andrea Crema a latere) sono stati ascoltati gli ultimi testi, mentre gli imputati si sono sottoposti ad esame rigettando ogni accusa così come stanno facendo da otto anni a questa parte.

Non vogliamo la prescrizione

Tutto ha inizio in un condominio. I condomini, tutti tranne uno, decisero per la sostituzione della società di fornitura di Gpl. I vecchi gestori non rimossero però i “bomboloni” dall’area destinata ad ospitarne di nuovi. L’impianto venne rimosso e stoccato in un magazzino messo a disposizione dal comune. Questa, di fatto, è la vicenda. Il condomino contrario al cambio di gestore presentò un esposto. L’indagine della procura concluse che lo stoccaggio aveva violato alcune normative. Il 21 settembre dovrebbe arrivare la sentenza. Gli imputati la attendevano per oggi ma l’accusa (il pm è cambiato in molteplici occasione) ha chiesto un rinvio per poter studiare il fascicolo. «Siamo stati tutti noi – commenta l’avvocato Viazzo – A chiedere un rinvio sul breve periodo. I reati contestati si prescriveranno a dicembre. Noi eravamo pronti a rinunciare alla prescrizione perché vogliamo una sentenza nel merito. Una rinuncia a questo punto non necessaria: a settembre confidiamo sia fatta giustizia sulla vicenda».

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