Missoni, Baj, Fontana e gli altri: Archivi in festival tra Maga, Varese e Alto Milanese

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L’Archivio Silvio Zanella e Lilliana Bianchi

GALLARATEIl vasto territorio che da Varese si estende ai Comuni dell’Alto Milanese è pronto ad accogliere un evento unico nel suo genere: dal 4 al 12 giugno va in scena la prima edizione del festival Archivifuturi, organizzato dalla rete Archivi del Contemporaneo – Lombardia terra d’artisti, progetto vincitore dei Piani Integrati della Cultura – PIC 2020/2022, attuati da Regione Lombardia per promuovere la progettualità culturale strategica in forme integrate e multisettoriali che richiedono il coordinamento tra soggetti pubblici e privati.

Fondazione Giancarlo Sangregorio

Un luogo privilegiato per la ricerca

Per dieci giorni, il festival proporrà un ricco programma di mostre, eventi, proposte educative, incontri, visite agli studi d’artista, curate e realizzate dai partner della rete e che coinvolgerà istituzioni come il Maga (Gallarate), l’Archivio Franco Fossa (Rho), Casa Testori (Novate Milanese), l’Archivio Missoni (Sumirago), Fondazione Marcello Morandini (Varese), l’Archivio Vittorio Tavernari (Varese), Il Borgo di Lucio Fontana (Comabbio), la Fondazione Sangregorio (Sesto Calende), il borgo di Arcumeggia (Casalzuigno), i musei Salvini (Cocquio Trevisago) e Bodini (Gemonio).
«La manifestazione – ha dichiarato Emma Zanella, direttrice del Maga, capofila del progetto Archivi del Contemporaneo – metterà in luce la specificità di un’ampia e coesa area geografica, eletta da importanti artisti contemporanei, pittori, scultori, e designer, quale luogo privilegiato per la ricerca, la produzione artistica e anche per l’apertura di musei, fondazioni, case museo e archivi a loro dedicati. Sarà un’occasione unica per entrare nel vivo della ricerca artistica di ogni singolo autore e per valorizzazione il nostro ampio territorio grazie ai Piani Integrati per la Cultura di Regione Lombardia».

Una concentrazione di artisti nel secondo dopoguerra

Dal secondo dopoguerra l’intera area dell’Alto Milanese e dei laghi, tra le province di Varese e Milano, ha visto infatti una densa concentrazione dei protagonisti delle più importanti ricerche artistiche italiane, tra cui Enrico Baj a Vergiate, Lucio Fontana a Comabbio, Antonia Campi e Luigi Russolo a Laveno Mombello, Dadamaino a Somma Lombardo, Franco Fossa a Rho, Ottavio Missoni a Gallarate e a Jerago con Orago, Angelo Bertolio a Castiglione Olona, Floriano Bodini a Gemonio, Giannetto Bravi a Saronno, Gianfranco Brebbia, Luciano Giaccari, Marcello Morandini, Marinella Pirelli, Albino Reggiori e Vittorio Tavernari a Varese, Gottardo Ortelli a Viggiù, Innocente Salvini a Coquio Trevisago, Ambrogio Pozzi, Silvio Zanella, Marion Baruch a Gallarate, Giancarlo Sangregorio a Sesto Calende e Aldo Tagliaferro a Legnano.
Il Festival Archivifuturi sarà inaugurato sabato 4 giugno con la mostra “Screens – Culture dello schermo e immagini in movimento” ospitata dal Maga. L’esposizione, promossa dalla ventiseiesima edizione del Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate sarà incentrata sulle culture dello schermo, viste come l’espressione più avanzata della ricerca visiva contemporanea e vedrà la partecipazione, in qualità di artisti invitati e premiati, autori quali Rossella Biscotti, Chiara Fumai, Adelita Husni-Bey, Invernomuto, Mario Rizzi, Silvia Rosi, Vashish Soobah, Natália Trejbalová, Vega e il premio alla carriera a Mario Gorni e Zefferina Castoldi.

Casa Testori

Le mostre

Tra gli appuntamenti di Archivifuturi si segnala la mostra allestita a Casa Testori (Novate Milanese) dove le opere di Giovanni Testori dialogheranno con le sculture realizzate da Vittorio Tavernari nell’immediato dopoguerra quando entrambi gli artisti a Milano firmarono il “Manifesto del realismo di pittori e scultori”, conosciuto come “Oltre Guernica” e pubblicato sulle pagine della rivista “Numero” nel marzo del 1946.
Al Maga (Gallarate), nella rassegna “Un altro mondo si dischiude”, gli artisti attivi nel territorio della rete Archivi del Contemporaneo sapranno trasmettere con le loro opere, lo spirito nuovo e positivo che ha caratterizzato i decenni dell’immediato dopoguerra, la loro carica progettuale, la loro freschezza e potenza creativa e, contemporaneamente, le singole ricerche, le assonanze e i serrati dialoghi che hanno contribuito allo spessore culturale del territorio.
Alla Fondazione Sangregorio (Sesto Calende) si confronteranno Giancarlo Sangregorio e Franco Fossa, due grandi scultori, vicini nell’arte come nella vita creativa; alla Fondazione Marcello Morandini (Varese) le opere di Marinella Pirelli dialogheranno con quelle di Marcello Morandini, artisti accomunati dal rigore progettuale e dalla pulizia formale; al museo civico Floriano Bodini (Gemonio) saranno esposti i lavori di Silvio Zanella, amico di sempre dello scultore Bodini.
Inoltre nei giorni del festival gli Archivi apriranno eccezionalmente le loro sedi mostrando l’importante e unico patrimonio culturale in essi custodito e conservato; saranno programmate visite guidate curate dai loro responsabili e dai giovani studiosi incaricati dello studio e della gestione degli stessi, nonché progetti educativi, laboratori e attività per i ragazzi e per le famiglie che visiteranno gli spazi, i luoghi e le mostre. Per collegare le varie sedi espositive saranno organizzati dei minitour in pullman con partenza dal Maga.

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