Maggioranza boccia i defibrillatori: «Noi per Sumirago se ne prenderebbe i meriti»

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SUMIRAGO – Voto di maggioranza contro la mozione di Meloni – Noi per Sumirago per l’acquisizione e installazione di defibrillatori automatici esterni: come ha spiegato nel consiglio comunale di ieri, lunedì 19 dicembre, il sindaco Yvonne Beccegato, la volontà è di porre un argine al tentativo, da parte del gruppo guidato da Stefano Romano, di assumersi meriti su temi che vedono l’amministrazione impegnata già da tempo, e che dai dispositivi salvavita spaziano al problema dello spaccio nei boschi fino alle iniziative contro la violenza sulle donne.

Un tema all’attenzione già da prima della pandemia

La mozione presentata da Meloni – Noi per Sumirago è stata portata all’attenzione del consiglio con la richiesta di collocare un defibrillatore per ogni frazione – insieme alla predisposizione di corsi di formazione che ne possano consentire l’utilizzo anche a personale non sanitario – facendo affidamento per i costi su donazioni, sponsor, sulla devoluzione del gettone di presenza dei consiglieri o sulla generosità dei componenti della giunta. «Sono pratico, l’ho già utilizzato più volte», è stata la risposta dell’assessore al Patrimonio Fortunato Denti. «È un tema che abbiamo valutato già da prima della pandemia, all’epoca del terremoto ad Amatrice, con la collocazione di un defibrillatore alla scuola secondaria e alla casetta della sicurezza della Protezione civile. Richiedono una manutenzione: abbiamo preso accordi con la società di Brescia Italian Medical System, seguendo un progetto che ci permette di sgravare dai costi l’amministrazione comunale».

«Alle minoranze avevo chiesto una fattiva collaborazione»

Alle parole di Denti è seguita la dichiarazione di voto contrario di Beccegato, che ha illustrato le ragioni della scelta della maggioranza: «Al mio insediamento ho chiesto dalle minoranze una fattiva collaborazione, per cui sono state create apposite commissioni. Oltre ai defibrillatori, già nella seduta precedente è stata presentata da Meloni – Noi per Sumirago una mozione sullo spaccio nei boschi, con il tavolo tecnico che era fissato due giorni dopo. Era il frutto di un lavoro su un problema complesso che ha richiesto tempo per mettere insieme i vertici delle forze dell’ordine e le autorità di tredici Comuni; seguito dopo da dichiarazioni sulla stampa in cui cercavate di assumervene i meriti. Temi per cui siamo sul pezzo da anni: se la maggioranza votasse a favore ci mettereste su il cappello anche questa volta? Così come per la giornata contro la violenza sulle donne, che da ormai dieci anni ci vede impegnati con tante iniziative». «Se ci state pensando da tanto tempo dove sono i risultati?», ha replicato Romano. «L’obiettivo non è ancora raggiunto, a fine mandato sarete voi a dire ciò che è stato fatto. Con i cittadini sempre a darci una mano e dirci la loro, continueremo con il nostro ruolo di stimolo dove necessario».

Il rinvio della tariffa Coinger al 2024

Anche le modifiche all’entrata in vigore della tariffa puntuale di bacino, rinviata al 2024 per le difficoltà dovute alla crisi a far pervenire i materiali, ha visto gli interventi di Romano e di Marilena Cunati di Viviamo Sumirago. «Per le utenze domestiche la distribuzione delle dotazioni dovrebbe completarsi nel primo trimestre 2023 mentre per quella non domestiche, più problematiche perché non tutte le aziende hanno inviato i dati, procederà per l’intero anno» , ha aggiornato Croci.
Alla perplessità avanzate dal capogruppo di Meloni – Noi per Sumirago sull’efficienza di Coinger e sul cambio di ruolo di Giorgio Ginelli, l’assessore al Bilancio ha spiegato che mentre per l’informazione Sumirago ha un mero ruolo di supporto, ci sono invece specifici organi per i controlli della società in house: «Il Comune fa parte di un raggruppamento con Albizzate, Castronno e Besnate che fa riferimento al sindaco Giuseppe Gabri. E l’attuale amministratore unico, votato da 21 enti su 22, oltre a essere l’unica candidatura ha una profonda conoscenza del territorio e ha seguito il progetto dall’inizio». Tra le partecipate, oltre ai costi di Coinger, è finita sotto la lente di Cunati anche il credito vantato da Sumirago nei confronti di Alfa: «Il peso della loro esposizione, anche nei confronti di altri Comuni, mi ha costretto a creare un fondo crediti di dubbia esigibilità. Nell’ultimo incontro con l’amministratore Passera mi è stato detto che sono in attesa di un grosso finanziamento dalla BEI per onorare i loro impegni».

Approvato il regolamento per l’ecomuseo delle Piane Viscontee

A Sumirago è stato anche approvato all’unanimità il regolamento dell’ecomuseo delle Piane Viscontee. A Giuseppe Pasolini, assessore all’Urbanistica, il compito di informare l’assemblea su quella che «sarà una convenzione tra nove Comuni, con Jerago come capofila. È stato ideato dall’architetto Stefano Biondaro, consigliere di minoranza a Mornago, poiché non esiste un collegamento nel vasto ambito tra il Parco del Campo dei Fiori e quello del Ticino. Viene così creata un’area omogenea di gestione e valorizzazione del territorio che poi ciascun municipio regolerà secondo la propria conformazione, sotto la guida un comitato tecnico scientifico e un amministratore unico che ogni anno formuleranno un’ipotesi di lavoro». A fronte dei dubbi sollevati da Romano sulla possibile crescita dei costi e il numero limitato di enti che prendono parte all’iniziativa, Pasolini ha risposto che, benché per ora ne coinvolga solo nove, il progetto nato al castello di Jerago e con sede a Mornago servirà a «legare questi luoghi con un’importante funzione di ricucitura della storia del territorio».

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