Il maxibando sfuma ma a Sumirago resta una chance. Summit contro gli spacciatori

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SUMIRAGOI cinque milioni di euro del bando a cui avrebbe partecipato Sumirago in convenzione con altri Comuni vicini sono finiti altrove, ma non tutto è perduto riguardo gli interventi sul territorio previsti. È quanto ha reso noto nel consiglio comunale di ieri, martedì 29 novembre, il vicesindaco Mauro Croci rispondendo, con toni via via sempre più accesi a Stefano Romano, capogruppo di Meloni – Noi per Sumirago, che ha rimproverato la giunta per le scarse informazioni sulla sorte dei fondi e, a questo proposito, per il comportamento «inusuale e insensato» della commissione Bilancio.

Resta la convenzione con gli altri Comuni

Come ha spiegato Croci dopo aver illustrato le ultime variazioni al bilancio preventivo 2023 e a quello pluriennale 2022-2024, «non siamo stati aggiudicatari del bando, che è finito in cinque regioni del Centro-Sud. Di 201 progetti tra Lombardia, Emilia Romagna e Toscana nessuno ha preso un euro. C’è però ancora una possibilità che i nostri possano essere rifinanziati, anche se cambieranno i criteri: una prospettiva condivisa dagli altri Comuni aderenti alla convenzione, che vogliono mantenere. E posso capire un giudizio di insensatezza, ma non accetto quello di inusualità: da che sono in politica a Sumirago, come consigliere, sindaco assessore e vicesindaco, la commissione Bilancio ha sempre dato il suo parere solo su quello preventivo e consuntivo, a volte anche su quello consolidato».

Coinger e il rinvio della tariffa di un anno

Oggetto del contendere è stato anche il rinvio della tariffa Coinger sui rifiuti e la seguente accusa in merito, da parte di Romano, di «scarsa trasparenza», che ha suscitato le ire di Croci: «Ma l’assemblea è stata appena giovedì. E qui si parla di tutto eccetto che delle variazioni in bilancio, è completamente fuori tema». «Meglio che vivere in un regime marxista», ha dichiarato il capogruppo di opposizione; «meglio che in uno di estrema destra», la replica del vicesindaco. L’acceso botta e risposta ha visto nella conclusione l’intervento del sindaco Yvonne Beccegato sui tempi troppo stretti per una convocazione: «Il consiglio stesso è stato informato giovedì scorso, e prima dovevano passare le delibere di giunta. Un ritardo nell’invio dei materiali ha fatto rimandare tutto di un anno. Ma alla cittadinanza non cambierà nulla: la raccolta continuerà con il calendario in vigore e secondo il piano finanziario stabilito dal Comune».

Il tavolo sullo spaccio nei boschi

Nel consiglio, che si è aperto con un minuto di silenzio chiesto da Romano per le vittime dei femminicidi, Beccegato, in seguito alla mozione avanzata da Meloni – Noi per Sumirago – «non c’è motivo per non accettare, è quella la nostra direzione» – ha aggiornato i presenti in merito alla situazione dello spaccio nei boschi, che ultimamente interessa le frazioni di Menzago, Quinzano e la strada per Vinago: «Un fenomeno che stiamo monitorando in collaborazione con le forze dell’ordine di Mornago e Gallarate, e allo stesso tempo un problema di difficile risoluzione perché c’è sempre il rischio di spostarlo a un Comune vicino. Perciò in settimana questa sala ospiterà un tavolo che coinvolgerà il prefetto, il presidente della Provincia, il questore di Varese, il comandante della Guardia di Finanza e diversi sindaci: un incontro in cui manifesteremo la nostra preoccupazione».

Nuovo regolamento per il consiglio

Quanto all’interrogazione sollevata da Silvana Giamberini, capogruppo di Viviamo Sumirago, sulla necessità di un nuovo regolamento del consiglio comunale – con anche un aggiornamento anche sul fronte tecnologico – allo scopo di evitare spiacevoli incomprensioni, l’assessore Mara Gorini, dopo aver ricordato che la sua applicazione «non è di libera interpretazione ma fa riferimento al segretario comunale, questo per tutelare l’ente e non una parte politica» ha annunciato che «già da fine settembre abbiamo messo su un gruppo di lavoro, che fa capo a me e a Sara Mantegazza per mettere a punto un nuovo testo e disciplinare aspetti ormai superati. Entro fine anno verrà inviata una bozza ai capigruppo, dopodiché si potrà valutare l’eventuale configurazione di un’apposita commissione».

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