Mai Paura, la testimonianza di Bortuzzo e Pelizzari a Busto: «Niente è impossibile»

BUSTO ARSIZIO – Teatro sold out per tre ore di emozione per l’attesissimo, primo appuntamento della stagione 2020 di Mai Paura Onlus, che ha incollato 400 persone sulle poltroncine del Fratello Sole ai Frati. Sul palco due campioni dello sport e della vita, il “signore degli abissi” di Busto Arsizio Umberto Pelizzari, sedici volte primatista mondiale di apnea, e il nuotatore Manuel Bortuzzo, la giovane promessa azzurra costretta sulla sedia a rotelle da un proiettile che lo ha colpito nella schiena in un agguato a Roma per uno scambio di persona. Due campioni che hanno fatto dell’acqua l’habitat delle loro sfide, ma che hanno nel sacro fuoco della passione e della voglia di superare gli ostacoli la loro vera forza. E a Busto hanno lasciato una lezione di vita potente, ma in fondo semplice: che con la forza di volontà «niente è impossibile». Perché, come rivela Umberto Pelizzari citando uno dei suoi maestri, il mitico Enzo Maiorca, «impossible is an opinion. L’impossibile è un’opinione». Perché «l’uomo non è un semplice contenitore – aggiunge l’apneista bustocco – ognuno di noi ha un potenziale mentale enorme per cui si tratta di riconoscere e di allenare il corpo».

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Sogni e sfide

«L’emozione più grande? È stata quella di risvegliarmi dal coma». Lo ha confessato Manuel Bortuzzo di fronte alla platea bustocca. Per la rinascita è stato lo sport a “tenerlo a galla”: «Mi ha aiutato a far tornare tutto come prima. Sapevo che, tornando a fare le mie bracciate, sarei tornato a stare bene. Quando faccio nuoto, i pensieri scompaiono e tutto torna come prima». E infatti «quando mi sono tuffato in acqua per la prima volta dopo quello che mi è successo, ho pianto di gioia. È stata una sensazione magnifica». Manuel ha rivelato anche qual è una delle sue prossime sfide: «Avevo il sogno di andare alle Olimpiadi. Ce l’ho ancora, anche se in modo diverso». Umberto Pelizzari ha raccontato le sue esperienze, sotto l’acqua e fuori dall’acqua, svelando la filosofia con cui affronta la vita: «C’è un omino sulla spalla che ti dice sempre qual è la prossima mossa da fare. Quando ho smesso, per la felicità di mia mamma che piangeva ad ogni tuffo, vivere senza lo sport mi sembrava impossibile, e in effetti un po’ lo è, ma l’omino sulla spalla mi ha aiutato ad andare avanti, indicandomi sempre nuovi progetti».

Mai Paura Onlus

Ad introdurli sul palco di un teatro Fratello Sole strapieno c’era la presidente di Mai Paura Onlus Emanuela Bossi, titolare della farmacia oncologica che lo scorso hanno ha dato vita al progetto Mai Paura, poi diventato una Onlus. Dopo aver ringraziato tutti coloro che stanno sostenendo questa sua sfida, con «una menzione particolare per le associazioni presenti – sono loro la nostra fonte di ispirazione – e per i tanti volontari», ha invitato ad un saluto il sindaco e presidente della Provincia Emanuele Antonelli (presente con il vicesindaco Manuela Maffioli, gli assessori Laura Rogora e Osvaldo Attolini, oltre all’ex assessore Miriam Arabini e ad alcuni consiglieri comunali), che ha sollecitato un grosso applauso proprio per lei, la dottoressa Bossi. «Ha fatto una cosa grandissima. Ci è riuscita perché lo fa con il cuore. A Busto abbiamo un patrimonio pazzesco di associazioni, senza le quali faremmo fatica ad andare avanti. A loro e a Mai Paura Onlus va tutto l’appoggio dell’amministrazione, comunale e provinciale». Poi sul palco sono arrivati i protagonisti della serata, Umberto Pelizzari e Manuel Bortuzzo. «La storia di Manuel la conoscete tutti, ma noi non siamo qui per la sua storia, siamo qui per lui. Perché Manuel era così anche prima, un ragazzo pronto a sfidare se stesso, le sue paure, le sue incertezze, con coraggio, determinazione, impegno, sacrificio. Che cos’ha di speciale? Un’attitudine straordinaria, la resilienza, cioè la capacità di affrontare e superare le difficoltà che gli si sono poste di fronte». E la serata, che tutti i presenti hanno accompagnato quasi unanimemente con la parola «emozione», si è protratta tra domande e autografi.

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