MALPENSA – Meglio hanno saputo fare soltanto Francoforte, Madrid, Barcellona e Parigi. Malpensa è il quinto aeroporto d’Europa per crescita annuale. Lo dice il Fact Book annuale sulla competitività del trasporto aereo in Europa, a cura del centro Iccsai (International Centre for Competitiveness Studies in Aviation), presentato oggi 9 dicembre a Bergamo da Renato Redondi.
La fotografia in Italia ed Europa
Lo studio mostra una crescita del traffico passeggeri in Europa decisamente positiva seppur in rallentamento, al contrario del traffico merci che ha chiuso il 2018 con segnali di stagnazione (+1,9%) e ha registrato nel 2019 valori in contrazione (-3,5%). Il mercato italiano nel 2018 (+5,7%) è cresciuto più della media europea (+5,3%), sugli stessi livelli di Regno Unito, Spagna e Olanda. La crescita in Europa nel corso del 2019 si è indebolita per effetto della mutata congiuntura economica, per l’effetto negativo della Brexit e per il fallimento di alcune compagnie aeree. L’Italia invece continua a fare bene anche nel 2019, perché la propensione al volo si conferma maggiore di Francia e Germania. Negli ultimi anni la crescita maggiore è stata in relazione ai mercati intercontinentali. Rimane per l’Italia più ridotta la propensione alla mobilità intercontinentale diretta, ma in crescita nell’ultimo biennio trainata da Malpensa.
La crescita di Malpensa
Lo studio del centro Iccsai pone Malpensa al quinto posto in Europa nel 2018 per crescita annuale, un’avanzata sostenuta in particolare da easyJet, Ryanair, Air Italy ed Eurowings. La rincorsa continua anche nel 2019, insieme a Napoli e Bari nel terzetto degli aeroporti italiani più virtuosi. Grazie alle numerose compagnie che operano in brughiera, Malpensa raggiunge la quasi totalità del Pil europeo in 4 ore, sebbene a livello di connettività europea sia soltanto in 28esima posizione in classifica. A livello continentale rimane ancora uno degli scali più diversificati: il primo vettore per numero di passeggeri è easyJet che detiene il 26,5% delle quote di traffico. Ma anche sommando le prime tre compagnie si arriva soltanto al 39.2%. E’ molto differente l’assetto a Bergamo e Fiumicino, dove Ryanair e Alitalia detengono rispettivamente l’82,3% e il 42,7% dei posti offerti.
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