MALPENSA – L’ennesimo cambio d’appalto (al ribasso) nell’handling a Malpensa sta diventando una polveriera. Coinvolti ci sono 150 lavoratori. Per loro il passaggio da Airport handling ad Ags si traduce nell’ennesimo gioco al ribasso delle condizioni lavorative e salariali. Ieri sera, 2 febbraio, alla vigilia dello sciopero in programma stamattina (presidio dalle 10 alle 12 in area check in al Terminal 1) il sindaco di Gallarate Andrea Cassani ha incontrato una delegazione e ha deciso di schierarsi dalla loro parte.
Con i lavoratori
«Chiederò a Sea e a Enac di verificare ogni procedura perché noi siamo dalla parte di Malpensa ma soprattutto dalla parte dei lavoratori di Malpensa», ha detto il sindaco di Gallarate (la città con il maggior numero di addetti in aeroporto) al termine dell’incontro con una decina di dipendenti di Airport Handling che dovrebbero essere trasferiti alla società Ags che si è aggiudicata il nuovo appalto easyJet. «Oltre 150 persone entro il primo marzo passeranno da una società all’altra e non è ancora chiaro ne chi saranno né con che modalità. Ci sono dipendenti a Malpensa da oltre 24 anni che vengono sballottati da una società all’altra senza alcun tipo di garanzia né retributiva né di welfare aziendale. Come sindaco di Gallarate e come socio di Sea ritengo inammissibile che dei nostri concittadini e tanti altri dipendenti vengano trattati in questo modo».
Lega vigile
All’incontro era presente anche l’assessore Claudia Mazzetti, impegnata in queste settimane per la campagna elettorale per le Regionali del 12-13 febbraio. Che dice: «E’ imbarazzante non venga garantita la firma della “clausola di sito” da parte di Ags prima del passaggio dei 150 dipendenti. Se non ci sono pari condizioni retributive all’interno dello scalo assisteremo nei prossimi anni a una partita al ribasso in cui ci guadagneranno solo le compagnie aeree a discapito del personale. Faremo in modo come Lega di vigilare su tale situazione, a tutti i livelli».