Blitz degli anarchici a Malpensa, quattro arresti

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MALPENSA – Sono stati tutti arrestati i quattro appartenenti al gruppo anarchico “No Cpr” che intorno alle 17 di ieri, mercoledì 20 marzo, si sono resi protagonisti di un vero e proprio blitz in pista a Malpensa riuscendo a bloccare temporaneamente il volo Air Maroc AT951 in partenza per Casablanca.

Il blitz

Per i quattro, bloccati dalla Polaria, le accuse sono di resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e attentato alla sicurezza dei trasporti. Obiettivo dei quattro era impedire il rimpatrio di un cittadino marocchino arrestato a Bergamo e ieri trasferito a Malpensa dal Cpr di Gradisca d’Isonzo. I quattro avevano iniziato a protestare all’interno dell’aeroporto, la loro presenza è stata immediatamente notata dalla sicurezza Sea che ha allertato la polizia di frontiera.

La corsa in pista

I quattro a quel punto hanno forzato una porta allarmata correndo sin sul piazzale inseguiti dagli agenti. Gli addetti di rampa li hanno bloccati prima che riuscissero a salire sull’aereo. A quel punto i poliziotti li hanno fermati e portati negli uffici della Polaria per l’identificazione e l’arresto d’intesa con l’autorità giudiziaria. Il volo è decollato con un’ora e 20 di ritardo.

L’aeroporto sbagliato

Dagli accertamenti eseguiti è inoltre emerso che il gruppo di antagonisti ha anche sbagliato aeroporto. Il giovane cittadino marocchino del quale volevano impedire il rimpatrio era infatti già decollato verso il Paese d’origine dall’aeroporto di Bologna. Sul volo ritardato viaggiava, però, un altro destinatario del provvedimento di rimpatrio che è rimasto a terra per decisione del comandante. Il pubblico ministero di Busto Francesca Parola ha già chiesto la convalida dei quattro arresti: domani gli anarchici di “No Cpr” compariranno davanti Gip Piera Bossi.

Misure severe

«Il blitz di un gruppo di anarchici, che ha cercato di bloccare un volo in partenza sulla pista dell’aeroporto di Malpensa, è un atto gravissimo da condannare fermamente. Questo gesto, motivato dal tentativo di impedire il rimpatrio di un “compagno” marocchino nel suo Paese d’origine, ha rappresentato un potenziale pericolo per molti passeggeri e per il traffico aereo del più importante scalo del Nord Italia. È ora che anche la sinistra, spesso connivente con gli intenti di questi gruppi, condanni senza se e senza ma quanto accaduto. Ringrazio le Forze dell’Ordine per il loro intervento e mi auguro che le autorità competenti dispongano misure severe nei confronti dei responsabili, anche per scoraggiare potenziali emulatori dal compiere gesti simili». Così l’eurodeputata lombarda della Lega Isabella Tovaglieri.

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