Elezioni, Betta Giordani lancia Sesto Futura: «Dialogo, ascolto, confronto»

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SESTO CALENDE – «Sesto Calende torni a essere un luogo del vivere bene, dell’opportunità per tutti». Parole di Betta Giordani, candidata sindaco dell’alleanza Sesto Futura che ha riunito sotto un nuovo simbolo le attuali forze d’opposizione per le Amministrative di giugno. Si è ufficialmente presentata ieri – 20 marzo – ai suoi potenziali elettori, che hanno riempito la sala civica per farsi un’idea degli obiettivi del programma elettorale. Tanto basta per dare una dose di fiducia alla coalizione: ci crede e vede nelle urne di giugno una chance per spodestare il centrodestra dopo quindici anni di governo.

I primi volti

Sesto Futura è pronta da tempo col nome della «maestra Betta» a trainare la squadra, mentre gli avversari del centrodestra cercano ancora una quadra. E anzi il team Giordani è già stato in parte messo in mostra ieri sera: si cominciano infatti a intravedere i volti dei papabili candidati al consiglio comunale, fra cui persone che stanno già vivendo la politica in maniera attiva. Come Floriana Tollini, consigliere uscente di Insieme per Sesto ed ex segretaria cittadina del Pd. O l’ex consigliere Leonardo Balzarini, che di recente si è messo in gioco anche a livello regionale candidandosi a febbraio nel 2023. E ancora: persone molto note, tra cui la bibliotecaria Loredana D’Agaro (per tutti La Dada). O Michele Ponti, con alle spalle un’esperienza in consiglio comunale vissuta da ragazzo e che ora è pronto a far valere di nuovo le sue idee nel settore dei giovani, dell’associazionismo e degli eventi.
Seduto tra il pubblico, invece, Roberto Caielli – ex sindaco e oggi figura di spicco di Insieme per Sesto – lasciando intuire che la candidatura in lista non rientri fra le sue intenzioni.

Gli obiettivi della squadra Giordani

Betta Giordani e il suo eventuale vice Giorgio Circosta hanno poi riassunto gli obiettivi di Sesto Futura. La scuola è il settore in cui la candidata sindaco – e non può essere diversamente – si muove con maggior esperienza e autorevolezza. Ma lo sguardo si amplia e tocca tutti settori. «Ciò che mi importa è impegnarmi per Sesto, per il bene della comunità», ha detto. La base è «dialogo, ascolto, confronto». E quindi dare vita a «un luogo bello in cui vivere, un luogo con vocazione turistica e anche commerciale, per sostenere eventi e novità. Con vocazione industriale e fatto di natura, che sia bello e ricco per i nostri figli». Ma anche un posto «in cui la scuola si apre al territorio e che sia attento ai legami sociali, in cui persone fragili trovano ascolto». Che sia una città di «cultura e tradizione, di sport e benessere». E di «inclusione: il luogo dei bimbi, delle bimbe, dei ragazzi, delle ragazze. E che aiuti a crescere al meglio loro potenzialità». Quindi l’attenzione alle famiglie e ai giovani, «perché possano essere i protagonisti». Insomma, nessuno escluso. «Crediamo nel cambiamento».
Circosta spinge sulla «ricostruzione del dialogo tra la politica e la cittadinanza, per far tornare al centro l’interesse collettivo». E ancora: «Una città, per essere tale, deve offrire una serie di servizi indispensabili. Che oggi a Sesto mancano».

I temi

Fra le proposte emerse nel corso della serata, quella di spazi per giovani e per le associazioni. Collegati ai temi che fanno più discutere in città. Come il progetto della Nuova Marna, la portineria dell’ex Avir o gli spazi da rendere fruibili al Parco Europa. E ancora, la sala Cesare da Sesto e l’obiettivo di rilanciare iniziative culturali. Quindi le idee in merito alla sicurezza, al decoro urbano, alla manutenzione delle strade e alla mobilità dolce. O il valore prioritario del turismo e dell’effetto positivo che può avere su Sesto, fino all’importanza dei patti di collaborazione nel segno di un’amministrazione condivisa. Azioni che contribuiranno a dare vita al programma definitivo di Sesto Futura.

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