«Gallarate ha votato con grande superficialità lo sviluppo di Malpensa»

Malpensa comitato alberi gallarate

Nella seduta del 27 novembre, il Consiglio Comunale di Gallarate ha discusso e votato, all’ultimo punto all’ordine del giorno, una mozione su Malpensa Masterplan 2035 promossa da +Gallarate e presentata dalla consigliera Sonia Serati. Come Comitato “Salviamo gli alberi “, attivo anche nella Rete Comitati Malpensa, riteniamo necessario pronunciarci sulla mozione e sul dibattito che l’ha accompagnata, indicativi, crediamo, della grande superficialità con cui temi così importanti sono affrontati nella massima assemblea cittadina. Il testo votato dalla larga maggioranza del Consiglio comunale – astenuti sei consiglieri dell’opposizione, un unico voto contrario -, esprime formalmente una petizione di principio a favore dell’importanza economica e persino storica dell’aeroporto di Malpensa, chiedendo un nuovo Piano d’area per la pianificazione del suo sviluppo nel territorio. In realtà la mozione si colloca nel preciso contesto dell’attuale conflitto che vede Sea sostenere l’espansione del settore Cargo al di fuori del sedime aeroportuale, con la conseguente distruzione di 44 ettari di brughiera; un ambiente che, al contrario, cittadini e associazioni chiedono di preservare. La Valutazione di Impatto Ambientale tradotta in Decreto dal Ministero dell’Ambiente ha confermato, quest’estate, le osservazioni della rete ambientalista, approvando il Masterplan ma prescrivendo l’espansione del settore Cargo all’interno del sedime aeroportuale senza intaccare ulteriormente la brughiera, già a rischio dopo decenni di progressiva devastazione. La mozione Serati (analoga a quelle presentate in altre città, come Busto Arsizio) intende supportare esplicitamente uno sviluppo di Malpensa senza limiti né regole, soprattutto ambientali, in nome di un’iniziativa privata che legittima ogni azione, anche lesiva del futuro e della salute di un’intera comunità. Nella mozione si chiede l’espansione del Cargo ignorando le pur minime prescrizioni ministeriali e, anzi, invocandone implicitamente l’aggiramento con la motivazione del “carattere strategico” del settore. Si sposa, cioè, in pieno la “linea Salvini”, quella che ha portato il Governo a smentire se stesso con il varo a novembre del Decreto Aria e dello stravagante emendamento che rende strategica e di interesse nazionale l’espansione illimitata del Cargo a Malpensa addirittura con il pretesto di farci respirare meglio (come accade, appunto, da anni ai residenti intorno all’aeroporto, che convivono con l’aria “salutare” e il frastuono dei voli). Un Decreto teso ad annullare la VIA ministeriale e a distruggere, insieme alla brughiera di Malpensa, il cuore stesso di tutta la procedura di tutela ambientale derivante da precise direttive europee, sottraendola di fatto alla competenza delle Commissioni tecniche per sottoporla all’arbitrio e agli interessi speculativi di lobby economiche e politiche. Su questa stessa linea, nella mozione votata dal Consiglio comunale gallaratese la parola “territorio” si è coniugata con il profitto di pochi e non con la qualità della vita dei cittadini che quel territorio abitano e amano; e la parola “patrimonio” è coincisa con un aeroporto che ha cento anni, e non invece con un ambiente naturale che da secoli preserva una biodiversità e una storia uniche a livello europeo. Non poteva essere certo il testo Serati a suscitare un dibattito sul “modello Malpensa”, con il suo sviluppo sregolato e obsoleto che perpetua modelli senza futuro. Come Comitato e Rete Comitati Malpensa abbiamo invece, sin da quest’estate, inviato a tutte le forze politiche del Consiglio comunale di Gallarate una ben diversa proposta di mozione, che supporta l’istituzione di un Sito di Importanza Comunitaria e Zona di Protezione speciale (SIC/ZPS) sull’area della brughiera di Malpensa e Lonate. L’iter di valutazione del SIC è in corso da parte di Regione Lombardia, che dovrà esprimersi sull’annosa richiesta di Parco del Ticino, istituzioni scientifiche, ambientali e associazioni di portare in Europa la tutela della nostra brughiera. Numerosi Consigli Comunali del territorio vasto intorno a Malpensa hanno già approvato la mozione a supporto del SIC, a volte all’unanimità e con un consenso trasversale da parte di forze politiche evidentemente consapevoli del valore naturale, storico e anche economico della brughiera, per tutte le aree urbane che attorno a questo ambiente gravitano e vivono. Siamo ancora in attesa che anche a Gallarate i gruppi consiliari prendano in considerazione quella mozione e che qualcuno abbia la volontà di farla propria, come unico modo per far entrare finalmente nell’aula del Consiglio una seria discussione sulla preservazione dell’ambiente e del territorio. I cittadini e le associazioni che con impegno quotidiano si battono per salvare la brughiera – parte di quel patrimonio naturale difeso anche dall’art. 9 della Costituzione – chiedono alle forze politiche, anche a Gallarate, di unirsi a questa istanza senza reticenze o parole retoriche ma con scelte concrete, coraggiose e coerenti, perché da chi ci rappresenta nelle istituzioni a tutti i livelli dipende oggi, letteralmente, la possibilità di vita e di futuro per tutti noi.

Comitato “Salviamo gli alberi di Gallarate

 

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