Malpensa perde 400mila passeggeri per la guerra tra Ucraina e Russia 

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MALPENSA – Dall’emergenza sanitaria alla guerra. Proprio nel giorno in cui l’Italia allenta le restrizioni per i viaggi extra-Ue a Malpensa si cominciano a fare i conti sui danni al traffico aereo che provocherà l’ennesima crisi internazionale provocata dallo scontro tra Ucraina e Russia. Se il conflitto dovesse perdurare a lungo, Sea stima una perdita entro la fine dell’anno di 400mila passeggeri. 

Cieli chiusi 

A dirlo è Alessandro Fidato, Chief Operating Officer di Sea, presente oggi 1 marzo al Terminal 1 per l’inaugurazione della mostra fotografica “Berbere Portraits”. «Oggi avevamo 22 voli settimanali, 17 sulla Russia e 5 sull’Ucraina, che sarebbero dovuti diventare 42 tra un paio di mesi», rende noto il numero due della società di gestione degli aeroporti milanesi. Il conflitto in corso ha dapprima portato alla chiusura dei cieli ucraini e poi all’interdizione dello spazio aereo italiano alle compagnie aeree russe. «Abbiamo perso tanti passeggeri, una prima stima ci dice che se la crisi permane fino alla fine dell’anno saranno circa 400mila soltanto come effetto diretto della chiusura degli spazi aerei». Fidato non nasconde che se la situazione dovesse peggiorare le conseguenze potrebbero essere più a largo raggio: «Ci auguriamo che non ci sia anche un effetto trasversale legato a questa crisi che possa avere un ulteriore impatto negativo». 

Meno restrizioni 

Il conflitto in corso si inserisce infatti in un momento che in aeroporto attendevano da due anni, che gli analisti indicano come il primo vero grande rimbalzo verso il ritorno alla normalità. Da oggi infatti vengono allentate le restrizioni per i viaggiatori provenienti da paesi extra-Ue e anche gli italiani possono tornare a viaggiare liberamente per turismo anche al di fuori dell’Unione Europea. «E’ un giorno positivo per il trasporto aereo italiano», commenta Fidato. «Si può entrare in Italia con il certificato base e non c’è più l’obbligo di quarantena. E’ una decisione che sicuramente aiuterà per la ripartenza, che ci aspettiamo forte già da aprile con l’inizio della stagione Summer. E’ un incremento che si consoliderà a giugno, luglio e agosto. Ci auguriamo di tornare a 2,5 milioni di passeggeri al mese». Russia e Ucraina permettendo, naturalmente. 

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