Malpensa, easyJet aderisce a Race to Zero. Per la riduzione totale di Co2 entro il 2050

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MALPENSA – easyJet, la prima compagnia aerea per numero di passeggeri trasportati a Malpensa con oltre 50 destinazioni servite, ha aderito oggi, 10 novembre, a Race to Zero. Si tratta di una campagna globale supportata dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di raggiungere le zero emissioni nette di anidride carbonica al più tardi entro il 2050.  Prendendo parte all’iniziativa, la compagnia aerea si impegna a stabilire un target intermedio basato su evidenze scientifiche per il 2035 e a raggiungere gli obiettivi imposti allineandosi con i criteri e le raccomandazioni dell’iniziativa Science Based Targets (SBTi). easyJet prevede di presentare la sua tabella di marcia net-zero nei prossimi mesi.

«Un problema di tutti»

«L’adesione a Race to Zero è un’importante pietra miliare nel viaggio a impatto zero di easyJet e sono molto orgoglioso di poter fare questo annuncio oggi», ha commentato Johan Lundgren, ceo della compagnia aerea. «Il cambiamento climatico è un problema che tutti devono affrontare, compresi noi. Abbiamo la responsabilità di ridurre al minimo l’impatto dei nostri voli e ci stiamo impegnando molto per far sì che questo accada: dai voli più efficienti e al rinnovo della flotta, fino all’essere l’unico grande vettore europeo che compensa per conto di tutti i suoi passeggeri le emissioni di anidride carbonica derivanti dal carburante usato su tutti i voli». E prosegue: «La nostra ambizione è quella di raggiungere un volo a emissioni zero nel Regno Unito e in tutta Europa e stiamo lavorando proattivamente insieme ai leader del settore, come Airbus e Wright Electric, per aiutare a supportare e promuovere le tecnologie a zero emissioni per gli aerei passeggeri del futuro».

Lo sviluppo di tecnologie a zero emissioni

Nel 2019, è diventata la prima grande compagnia aerea al mondo a compensare le emissioni di anidride carbonica derivanti dal carburante utilizzato per tutti i suoi voli, e attualmente rimane l’unica in Europa a farlo. Ciò avviene senza costi aggiuntivi per i passeggeri. easyJet sostiene esclusivamente progetti che sono certificati da Gold Standard o Verified Carbon Standard. E si dice consapevole che la compensazione rappresenta solo una soluzione provvisoria. La compagnia crede infatti che l’aviazione debba realizzare cambiamenti radicali e sta lavorando con i suoi partner per accelerare lo sviluppo di tecnologie a zero emissioni. Non nasconde poi di essere ottimista sul fatto di poter iniziare a far volare i clienti su aerei alimentati dalla combustione dell’idrogeno, aerei elettrici a idrogeno o ibridi tra la metà e la fine degli anni 30.

La riduzione di consumo di carburante

easyJet opera con aerei Airbus Neo, che sono il 15% più efficienti in termini di consumo di carburante rispetto agli aerei della generazione precedente, e questi continuano ad aggiungersi alla sua flotta, rendendola una delle più giovani e più efficienti in termini di consumo di carburante in Europa. Da qui, l’impegno costante nelle sue operazioni quotidiane per ridurre il consumo di carburante, con rullaggi monomotore al decollo e all’atterraggio e l’uso di informazioni meteorologiche avanzate per migliorare le prestazioni di navigazione. Dal 2000, questi sforzi si sono tradotti in una riduzione di oltre un terzo delle emissioni di anidride carbonica per passeggero al chilometro.

Meno plastica

Oltre all’anidride carbonica, easyJet si sta concentrando sulla riduzione della plastica – più di 27 milioni di articoli monouso in plastica sono stati eliminati – così come sulla riduzione dei rifiuti all’interno delle sue maggiori operazioni e della catena di approvvigionamento.  Per esempio, la compagnia aerea ha recentemente introdotto nuove uniformi per l’equipaggio realizzate con bottiglie di plastica riciclate. Per la realizzazione di ogni uniforme sono necessarie quarantacinque bottiglie – e ciò consente di potenzialmente evitare che 2,7 milioni di bottiglie di plastica finiscano nelle discariche o negli oceani nei prossimi cinque anni. Le nuove uniformi sono realizzate con un materiale high-tech prodotto usando fonti di energia rinnovabile con un’impronta di carbonio inferiore del 75 per cento rispetto al poliestere tradizionale.

easyJet, nuove uniformi con bottiglie di plastica riciclate

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