Esternalizzazioni a Malpensa e Linate, strappo in Commissione a Milano

malpensa esternalizzazioni sea commissione

MALPENSA – Esternalizzazioni a Malpensa e Linate, oggi 25 gennaio in Commissione congiunta Partecipate, Mobilità e Ambiente a Palazzo Marino si è consumato lo strappo tra la maggioranza di Beppe Sala e Sea, società di gestione di cui tuttora il Comune di Milano è l’azionista principale con il 54% delle quote. Pd ed Europa Verde hanno chiesto ufficialmente alla società di gestione degli aeroporti di fermare la procedura in attesa di una nuova Commissione da convocare con urgenza alla presenza dell’assessore alle Politiche del Lavoro Alessia Cappello. Ma l’amministratore delegato Armando Brunini non ha ceduto alla volontà politica: «Il Cda ha approvato l’operazione. Il treno è in corsa e noi non lo fermiamo». 

C’è già un precedente 

E’ una corsa contro il tempo perché la decisione di Sea di cedere il ramo d’azienda relativo ai sistemi informativi comporterà l’uscita dal perimetro aziendale di 60 lavoratori a partire dal primo febbraio. Brunini ha assicurato che si tratta di «una classica operazione di outsourcing, ma fatta bene» attraverso cui «alla fine si andrà a migliorare il livello dei servizi e nessuno perderà il posto di lavoro». E ha ricordato: «In questi due anni terribili non abbiamo lasciato nessuno senza reddito: il nostro piano è basato su un approccio responsabile». In risposta ai sindacati, l’ad ha sottolineato che non è vero che si crea un precedente: «C’è un grandissimo precedente ed è Airport handling. Allora uscirono dal perimetro aziendale non 60 lavoratori, ma 1500». 

Ci mette in difficoltà 

La maggioranza che governa Milano ha però deciso di sostenere la tesi dei sindacati che da settimane protestano contro l’esternalizzazione dell’Ict. Lo ha detto il Pd prima con Alessandro Giungi («Non sono soddisfatto di questa Commissione e chiedo che venga riaggiornata»), poi con Rosario Pantaleo («Questo è uno spin off e non sono contento di questa ipotesi: gli approfondimenti vanno fatti perché fino a prova contraria Sea è ancora detenuta a maggioranza dal Comune di Milano») e infine con Filippo Barberis che ha richiesto all’azienda «la massima attenzione alle garanzie occupazionali». Ma alla richiesta di sospendere la procedura in attesa di un nuovo confronto, Brunini non ha accettato. E Carlo Monguzzi (Europa Verde), politico milanese di lungo corso e di grande esperienza, gli ha risposto senza girarci attorno: «Lavorare a bocce ferme ha un senso, mentre lei così ci mette molto, molto in difficoltà. Si ricordi che siamo sempre stati dalla parte dei lavoratori e su questo non mi smuovo di un millimetro».

L’incontro con i lavoratori

Al termine della riunione una delegazione dei Commissari intervenuti è scesa in piazza davanti a Palazzo Marino per confrontarsi con i lavoratori in presidio:

malpensa esternalizzazioni sea commissione – MALPENSA24