Malpensa, Castelli (Sea): «Il peggio è passato. Ma il futuro sarà diverso da prima» 

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MALPENSA – Con “Un ritratto di chiunque, ovunque” di Daniele Sigalot, a oltre un anno e mezzo di distanza dall’ultima inaugurazione tornano le mostre d’arte alla “Porta di Milano”, il suggestivo spazio espositivo al Terminal 1 di Malpensa. All’evento era presente anche Michaela Castelli, presidente di Sea. 

Presidente Castelli, oggi è un evidente segnale verso un ritorno graduale alla normalità. Ma i numeri cosa dicono?
Abbiamo fatto delle stime: buttiamo il cuore oltre l’ostacolo. Siamo ottimisti.

Il prossimo autunno sarà decisivo per capire come e se ci sarà una ripresa reale del traffico aereo?
Il peggio è decisamente passato, i mesi estivi ci hanno dato segnali di ripresa molto incoraggianti. Dev’essere chiaro: ci aspettiamo dei cambi strutturali del nostro settore di business, ma per l’attrattività del sistema Milano e per il coraggio delle persone che lo frequentano siamo ottimisti. Le prime stime ci danno ragione, speriamo di non doverle smentire. Quindi forza e coraggio.

La politica di Sea durante la pandemia si può riassumere con zero licenziamenti grazie alla cassa integrazione e riduzione allo stretto necessario degli investimenti. Ora che succede?
Abbiamo cercato di mantenere un forte equilibrio con la necessità di preservare gli investimenti che avevamo avviato, a partire dalla conclusione dei lavori di Linate. Ci dispiace che il processo di investimenti programmati verrà  rallentato, ma è giusto perché usciamo da un periodo di pandemia in cui tutti abbiamo fatto sacrifici. Ma Sea è un’azienda matura: sono stati sacrifici condivisi e abbiamo sentito l’incoraggiamento dei nostri dipendenti nonostante siamo stati il settore più penalizzato e meno aiutato dal contesto istituzionale. Ci tenevo a ringraziare tutti i colleghi per la grande dimostrazione di forza e responsabilità che hanno dato in questo momento.

Per Malpensa e per tutto il comparto aereo è stata una crisi senza precedenti. Che danni lascerà?
Sicuramente abbiamo perso dei treni ma siamo pronti a salire su nuovi treni. Abbiamo utilizzato questo rallentamento di attività per fare le nostre riflessioni e per farci trovare pronti in questa ripartenza che avrà connotazioni molto diverse. Io non sono abituata a guardare indietro ma guardo avanti, pronti a raccogliere le  nuove sfide. Ora vediamo come riparte questo autunno e poi ci metteremo al lavoro per provare, anche se è un lavoro estenuante con il bilancino, a mettere sul tavolo qualcosa di nuovo e incoraggiante per garantire un futuro, diverso, ma un futuro per questa azienda e per il sistema milanese.

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