Malpensa fatica a ripartire, Uiltrasporti: «Il futuro del lavoro è un’incognita»

GAZZADA SCHIANNO – La crisi di Malpensa è stata uno dei temi principali al centro dell’undicesimo congresso territoriale di Uiltrasporti Varese, andato in scena oggi, venerdì 6 maggio, a Villa Cagnola a Gazzada Schianno. A fare il punto sulla difficile situazione dello scalo il segretario generale Aldo Palluotto, che ha parlato di una ripresa che tarda ad arrivare, con il futuro di aziende e lavoratori che rappresenta ancora un grosso punto di domanda.

Malpensa e pandemia

Ai lavori del congresso hanno partecipato anche il segretario di Uiltrasporti Lombardia Antonio Albrizio e il segretario organizzativo Uiltrasporti nazionale Marco Odone. Il segretario territoriale Palluotto nella sua relazione ha parlato di Malpensa e del forte impatto della pandemia sull’operatività dello scalo, con il traffico passeggeri che ha subito negli ultimi due anni un calo sensibile e ancora fatica a ripartire. Va meglio invece per il cargo, che già durante il periodo caratterizzato dal Covid aveva registrato un’attività in crescendo. «In questa fase di pandemia – ha detto Palluotto – la Uiltrasporti Varese ha saputo mantenere costante il proprio primato di organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa del Gruppo Sea, con una più marcata presenza nei comparti handling, catering e cargo, ampliando il numero di aziende e lavoratori rappresentati».

Il futuro dello scalo

Con la pandemia che non è ancora stata lasciata del tutto alle spalle e le incertezze legate al conflitto in corso in Ucraina risulta difficile prevedere l’evoluzione dell’attività dell’aeroporto: secondo Uiltrasporti un quadro più chiaro si potrà avere solo per la fine dell’estate. C’è tanta incertezza anche sul futuro di aziende e lavoratori che gravitano intorno a Malpensa: molto, se non tutto, dipenderà proprio da come sarà la tanto attesa ripresa. «Se non si riprende – ha detto Palluotto – non ho idea di che cosa possa succedere se non licenziamenti e riduzione di personale. Mi auguro che non si arrivi mai a una cosa del genere». Quindi il tema del masterplan, con Uiltrasporti che al momento non si schiera né a favore né contro. «Lo vedremo nel momento in cui sarà tutto chiaro. Quando avremo i piani penseremo a dire chi ha ragione e chi ha torto. Per il momento stiamo aspettando per capire quale sarà il processo organizzativo».

Tpl e ferrovie

Nella sua relazione Palluotto ha fatto il punto anche sul resto del sistema dei trasporti in Lombardia, a partire dal Trasporto Pubblico Locale (Tpl), che ha dovuto affrontare due anni complessi dovuti alla pandemia. Sono 6.100 gli autobus in servizio sulla rete regionale, 190 i treni della metropolitana e 430 i tram. 750 i milioni di passeggeri del Tpl all’anno. 122 invece le navi in servizio per la navigazione dei laghi, 9 milioni i passeggeri annuali degli impianti funiviari. Infine il trasporto ferroviario, con circa 2000 km di rete, 421 stazioni e più di 2000 corse al giorno. Ma Palluotto ha voluto porre il problema delle stazioni. «Le stazioni sono deserte e sporche – ha detto – e con zero assistenza per gli utenti. Diventano così luogo di aggregazione di persone che vogliono delinquere». Nel pomeriggio i lavori si concludono con l’elezione del consiglio e del segretario di Uiltrasporti Varese, con Aldo Palluotto candidato unico.