Consiglio generale Cisl dei Laghi, Magon: «Varese non traina più l’economia»

SARONNO – Si è svolto oggi, venerdì 4 novembre, il consiglio generale dell’Ust (Unione sindacale territoriale) Cisl dei Laghi. Un centinaio di rappresentanti delle diverse categorie del sindacato di Varese e Como si sono riuniti a Saronno. A presiedere i lavori il segretario generale della Cisl Lombardia Ugo Duci (al centro nella foto). accanto a lui il segretario generale della Cisl dei Laghi Daniele Magon, con i componenti della segreteria Marco Contessa, Elisa di Marco e Leonardo Palmisano.

Il saluto di Sbarra

Impossibilitato ad essere presente ai lavori della mattinata, per impegni con esponenti del nuovo Governo, il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra ha tuttavia voluto incontrare, nella serata di giovedì 3 novembre, la segreteria dell’Ust e i segretari generali delle diverse categorie del sindacato. «La Cisl dei Laghi – ha commentato – sta esprimendo una rappresentanza matura, con tanta progettualità sociale, tanta visione sui temi della crescita e dello sviluppo del territorio, e soprattutto tanta disponibilità a relazionarsi con le istituzioni pubbliche e con gli interlocutori privati. È quello che serve: un’azione sindacale centrata sulla responsabilità, sul pragmatismo, sull’autonomia, sul riformismo».

Da sinistra Daniele Magon e Luigi Sbarra

La relazione del segretario

A dettare l’agenda del consiglio generale la relazione del segretario generale della Cisl dei Laghi Daniele Magon. «Il nostro è un sindacato libero, autonomo, che non ha bisogno di essere spalla ad alcuno, se non agli ultimi, e forti di questa consapevolezza andremo avanti. Valuteremo questo Governo nel merito, senza preconcetti, confidando apra alle parti sociali perché insieme si possa gettare le basi per ricostruire il nostro Paese». Poi i temi caldi del momento, tra guerra in Ucraina, prezzi energetici, sanità da salvaguardare, necessità di garantire sicurezza per operatori e passeggeri del trasporto pubblico, aumento di inflazione e povertà, perdita del potere d’acquisto delle pensioni, fino alla piaga degli incidenti sul lavoro.

Varese e Como non “trainano” più

«Un tempo – ha chiosato Magon – Como e Varese erano due province economicamente trainanti. Oggi non lo sono più, siamo ai primi posti in Lombardia per tasso di disoccupazione e agli ultimi posti in quanto a depositi bancari e reddito pro capite. Sono segnali che ci dicono della fatica del momento, ma che ci stimolano a continuare da protagonisti, per ripartire insieme». A chiudere i lavori il segretario generale della Cisl Lombardia Ugo Duci. «La Cisl giudicherà l’albero dai suoi frutti e si confronterà con il Governo Meloni. E se e quando risulterà inevitabile e non ci saranno alternative sciopererà. E lo farà nell’alveo della sua autonomia, con rinnovata responsabilità verso il bene comune e guardando solo agli interessi delle persone che rappresenta».