Infortuni sul lavoro, i sindacati in piazza a Varese. «Serve un patto per la sicurezza»

L'attivo in piazza Monte Grappa a Varese. In primo piano le croci che simboleggiano le morti sul lavoro

VARESEUn’assemblea all’aperto nel centro di Varese, per urlare forte davanti a tutta la cittadinanza l’importanza del tema della sicurezza sul lavoro. Cgil Varese, Cisl dei Laghi e Uil Varese hanno scelto piazza Monte Grappa per l’attivo unitario di Rls e Rlst che si è svolto nella mattinata di oggi, martedì 18 ottobre. L’occasione per ribadire l’importanza di un impegno comune per contrastare la crescita degli infortuni sul lavoro. Più controlli, prevenzione e formazione e più investimenti in sicurezza le principali richieste dei rappresentanti dei lavoratori.

Fenomeno in crescita

«Tutti devono sapere che la situazione non sta migliorando, ma anzi sta peggiorando: per questo siamo in piazza», ha detto Stefania Filetti, segretario generale della Cgil di Varese. È stato invece Marco Contessa, segretario della Cisl dei Laghi, a riflettere sui numeri sia nazionali che locali. «In Italia dall’inizio del 2022 sono già più di 600 i morti sul lavoro, e le denunce di infortuni sono aumentate del 38% rispetto allo scorso anno. In Lombardia sono 107 gli incidenti con esito mortale e +42% di denunce. Nella nostra provincia si cresce il 26% in più rispetto all’anno scorso e sono 9 le persone residenti nel varesotto che sono morte, non solo sul territorio ma anche fuori regione e all’estero». Antonio Massafra, segretario generale della Uil Varese, non ha usato mezzi termini per descrivere la situazione. «Ogni anno in Italia muoiono 1200 persone sul lavoro che non sono morti bianche, sono omicidi sul lavoro. Abbiamo raggiunto la media di 3 morti al giorno».

Più controlli nelle aziende

I sindacati hanno indicato una serie di azioni da mettere in campo per ridurre questo trend, a partire dai controlli. «Gli ispettori si contano sulle dita di due mani – ha detto Contessa – e non si può pensare che possano svolgere un’attività ispettiva capillare in un sistema produttivo come il nostro fatto di migliaia di aziende. Chiediamo che il piano controlli dell’Ats Insubria arrivi al 33% delle aziende e non al 3% come oggi: dobbiamo fare sì che ci sia certezza di un controllo ogni tre anni in ogni impresa». Con gli attuali controlli il 70% delle aziende viene sanzionato. Nel corso della mattinata sono quindi intervenuti dal palco i delegati Rls del territorio, che hanno parlato della realtà che vivono in azienda.

Da sinistra Marco Contessa (Cisl), Stefania Filetti (Cgil), Antonio Massafra (Uil)

Un patto per la sicurezza

In occasione dell’incontro di oggi è stato ricordato il protocollo sottoscritto con Confindustria Varese per i break formativi, che permettono di effettuare direttamente sul posto di lavoro e all’interno dell’orario di lavoro una formazione dei dipendenti mirata sui singoli aspetti. Un’altra proposta dei sindacati varesini è quella di inserire nelle scuole superiori la materia della sicurezza sul lavoro. Quindi un invito alle istituzioni, al Governo, le parti sociali e i datori di lavoro, per un patto della sicurezza che metta al centro investimenti per assumere più personale per i controlli e aiutare le aziende ad investire nella formazione e a rinnovare le tecnologie obsolete che spesso sono causa di infortuni.

I tavoli con la Prefettura

Nel corso dell’attivo è stato osservato un minuto di silenzio per tutte le vittime di incidenti sul lavoro (nella foto sotto). Presente all’assemblea Federica Crupi, capo di gabinetto della Prefettura di Varese, che ha ricordato il percorso intrapreso sul tema con l’istituzione, avvenuta lo scorso giugno, di tre tavoli tecnici provinciali. Analisi dei dati, comunicazione e best practices sono gli argomenti di cui si stanno occupando i tre gruppi, con un’attività che porterà presto alla diffusione dei primi risultati. «Il 26 ottobre – ha detto Crupi – il prefetto insieme ai referenti dei tre gruppi sarà ospite del Tavolo provinciale sul lavoro e in quell’occasione verrà illustrata l’attività di questi tre gruppi, mentre a novembre si terrà un convegno di presentazione dei dati».