Frecciarossa a Malpensa entro il 2023: confermato il Piano di Fs di due anni fa

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MALPENSA – L’ultimo a sollevare la questione del ritorno del Frecciarossa a Malpensa fu, il 14 ottobre dello scorso anno, l’onorevole varesino Matteo Bianchi con un’interrogazione rivolta all’allora ministro Paola De Micheli. Un quesito rimasto senza risposta («il governo nel frattempo è caduto»), ma dalle informazioni in possesso del parlamentare leghista i piani di Ferrovie dello Stato non sono cambiati rispetto al 2019, quando venne annunciato il ritorno dell’alta velocità in brughiera entro 5 anni. 

Frecciarossa entro il 2023

L’Alta velocità a Malpensa entro il 2023 è uno degli obiettivi del piano quinquennale di investimenti che il gruppo Ferrovie dello Stato ha presentato il 10 maggio 2019 a Roma. Con ogni probabilità la pandemia ha dilatato la sua esecuzione, «ma dalle notizie che ho in mano io il Frecciarossa a Malpensa ci sarà ancora», dice Bianchi. Che Ferrovie stesse facendo sul serio lo dimostra la corsa di prova  effettuata da un ETR 400, tra la stazione di Milano Centrale e il Terminal 2 dell’aeroporto in vista del ripristino del collegamento. Era il 19 gennaio 2019. Con un aeroporto che viaggiava a mille e macinava record su record di passeggeri allora sembrava un un investimento alla portata, ma l’emergenza Covid che ha trascinato il settore aereo in una crisi senza precedenti sposta ora inevitabilmente il traguardo più avanti.

Il precedente fallito

Per Malpensa il Frecciarossa sarebbe un ritorno a distanza di oltre dieci anni dal primo fallimentare esperimento. La corsa inaugurale avvenne il 13 settembre 2010 alla presenza dell’allora sindaco di Milano, Letizia Moratti, e del governatore Roberto Formigoni. Un anno e mezzo dopo – il 18 maggio del 2012 – nel silenzio più assoluto Ferrovie dello Stato cancellò tutti e quattro i servizi giornalieri che permettevano di raggiungere Roma in 4 ore e 24 minuti senza cambiare convoglio a Milano Centrale. La ragione fu lo scarso utilizzo, dovuto sia al numero esiguo di frequenze sia al delicato momento di Malpensa che, anche all’epoca, era nel bel mezzo di una profondissima crisi.

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Obiettivo Olimpiadi

Affinché sia economicamente sostenibile, infatti, il Frecciarossa a Malpensa deve poter contare su un potenziale bacino di utenza che lo scalo varesino oggi non sarebbe in grado di garantire. Oltretutto per funzionare il servizio ha inevitabilmente bisogno di un alto numero di frequenze: è evidente che un passeggero non troverebbe conveniente raggiungere l’aeroporto a 300 chilometri all’ora e poi essere costretto ad aspettare 4-5 ore agli imbarchi il proprio volo perché la coincidenza treno-aereo non è sostenibile dagli orari.
Il Frecciarossa a Malpensa, conclude Bianchi, «resta comunque un obiettivo della Lega. Ne sono informati i nostri ministri, a partire da Giancarlo Giorgetti, e torneremo presto alla carica, io o chi eventualmente mi sostituirà in Parlamento». Nonostante l’Alta velocità in brughiera sia nel Piano di Fs, la battaglia non è ancora vinta. «E’ un investimento di assoluto buonsenso che deve diventare realtà prima delle Olimpiadi di Milano-Cortina, ma c’è da vincere la ritrosia di una certa parte della politica romana che difende lo scalo di Fiumicino. Con il Frecciarossa Malpensa diventerebbe infatti facilmente raggiungibile anche per chi abita a Firenze e Bologna, ponendosi in concorrenza con l’hub romano».

Bianchi (Lega) al ministro: “Quando il ritorno del Frecciarossa a Malpensa?”

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