Il ministro Giovannini (Trasporti): «L’interconnessione è il futuro di Malpensa»

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MALPENSA – Interconnessione e sostenibilità. Sono le due parole chiave del discorso del ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, intervenuto oggi 27 giugno in videoconferenza al convegno  “La ripresa parte da Malpensa: il cargo aereo, supporto strategico per le industrie e la logistica” organizzato all’interno delle sede di Assolombarda in via Pantano a Milano. 

Interconnessione 

«La parola chiave del nuovo Piano nazionale degli aeroporti che stiamo predisponendo insieme a Enac è interconnessione, ferroviaria ma non solo», ha detto il ministro. «La componente aeroportuale è un punto di forza all’interno di un sistema che va ammodernato e digitalizzato». E ha aggiunto: «La sostenibilità deve essere considerata insita come modello di business e non come appendice». 
Il ministro ha reso noto che entro il 2031 «connetteremo con le ferrovie 17 nuovi scali aeroportuali in aggiunta ai 7 già connessi». A Malpensa, naturalmente, i binari già arrivano, ma mancano ancora il collegamento ferroviario con la linea Milano-Domodossola (già finanziato, il cantiere partirà a ottobre) e altre due opere ancora da progettare che nel lungo periodo potrebbero migliorare l’integrazione intermodale: il prolungamento della rete fino alla Cargo city ma soprattutto l’arrivo dell’alta velocità in brughiera.

Il treno a Malpensa

Un concetto che è stato ribadito poco prima dal presidente di Enac, Pierluigi Di Palma («L’integrazione intermodale è il grande problema del trasporto aereo italiano, che ha un sistema viario inadeguato») e anche dall’assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi: «Per Malpensa servono scelte strategiche, a partire dal treno dell’alta velocità, collegato, organizzato e soprattutto certo a medio e lungo termine». 

Il Masterplan 

Il ministro Giovannini nel suo intervento ha dedicato un passaggio anche al Masterplan di Malpensa: «Il Masterplan è al momento all’attenzione delle autorità competenti, compreso il nostro ministero. Sappiamo che ci sono alcuni punti da sciogliere, ma che in generale la programmazione degli aeroporti deve tenere conto di queste altre condizioni a contorno che possano consentire ai nostri aeroporti di cogliere le opportunità di business nei vincoli e nelle trasformazioni odierne. Anche Malpensa deve essere un aeroporto su cui l’attenzione va posta al massimo livello ed è quello che stiamo facendo».

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