Malpensa, dopo il nubifragio dalla Cargo city chiedono interventi urgenti

Malpensa nubifragio cargo city

MALPENSA – Dodici giorni fa un violento nubifragio ha mandato sott’acqua Malpensa, con i danni più gravi alla Cargo City e i vigili del fuoco impegnati a evacuare i lavoratori dai capannoni con i gommoni da rafting. Ora Anama (Associazione nazionale agenti merci aeree) e Alsea (Associazione lombarda spedizionieri ed autotrasportatori) chiedono a Sea interventi immediati di manutenzione alle strutture dedicate alla movimentazioni delle merci. «Ci sono interventi a uffici, spazi comuni, magazzini, piazzale e dotazioni che non possono più essere posticipati e che sono necessari e indispensabili per la funzionalità dell’aeroporto».

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Non aspettiamo il Masterplan

Con queste parole i presidenti di Anama, Alessandro Albertini e di Alsea, Betty Schiavoni chiedono al gestore aeroportuale interventi mirati adatti a non creare altri stop operativi a causa di condizioni meteorologiche avverse che mettono a dura prove le strutture, soprattutto i magazzini, della Cargo city. Sollecitano Sea  «a non aspettare l’approvazione del Masterplan 2035, ma di prevedere con urgenza un piano di interventi di manutenzione da realizzarsi il prima possibile, per preservare la centralità di Malpensa come primo scalo cargo italiano. In un futuro prossimo, nel quale è prevedibile che tali fenomeni climatici violenti siano sempre più frequenti è indispensabile tutelare l’operatività del cluster aeroportuale e la sicurezza di chi ci lavora».

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